E' stato avviato il primo cantiere
con capitali privati nell'area ex Falck di Sesto San Giovanni:
220 milioni di investimento per realizzare i primi tre edifici
di Unionezero, il nuovo polo urbano vicino alla città della
salute e della ricerca. Previsti 36 mesi di lavori con 300
maestranze specializzate al giorno per sviluppare oltre 130.000
metri quadrati che includono spazi direzionali, tra cui anche i
nuovi uffici di Intesa Sanpaolo, e uno studentato con 700 posti
letto.
Il progetto di rigenerazione, promosso da Hines in qualità di
co-investitore e development manager, nasce in prossimità della
nuova Città della Salute e della Ricerca e ha l'obiettivo di
ricucire l'area Ex Falck con il territorio del Comune di Sesto
San Giovanni e della città di Milano. Per la realizzazione
complessiva di Unionezero, è previsto un investimento di circa
600 milioni, che genererà un indotto stimato sul territorio di
circa un miliardo.
Unionezero è stato presentato tra gli altri dal presidente
della Regione Lombardia, Attilio Fontana, del sindaco di Sesto
San Giovanni, Roberto Di Stefano, dalla presidente di Poste
Italiane, Silvia Maria Rovere. da Mario Abbadessa, senior
managing director & country head di Hines in Italia, Fabrizio
Palenzona, presidente gruppo Prelios, e Raffaello Ruggieri,
Chief lending officer di Intesa Sanpaolo.
"Dopo un lungo e complesso intervento di bonifica, siamo
pronti a partire con i lavori di Unionezero, mantenendo
l'impegno preso con la città di Sesto San Giovanni, che da oltre
vent'anni aspetta di veder rinascere un'area così strategica per
tutto il territorio lombardo", commenta Abbadessa, senior
managing director & country head di Hines.
La nuova sede operativa di Intesa Sanpaolo nell'area ex Falck
di Sesto San Giovanni (Milano) ospiterà "duemila posti di
lavoro, tremila con lo smart working", spiega Ruggieri. "In
quest'area c'è il valore del nostro piano d'impresa, di una
banca che sperimenta insieme a investitori istituzionali
internazionali, è il simbolo di un Paese che può non solo
rigenerarsi ma può rinascere completamente", conclude il Chief
lending officer di Intesa Sanpaolo.
"È una cosa fantastica perché non è solo la posa di una prima
pietra, ma è l'inizio di un esempio che vale per tutto il Paese:
qui c'è stata una concordia istituzionale, una grande banca che
ci ha creduto e i privati che hanno fatto la loro parte",
aggiunge Fabrizio Palenzona. "Questo è uno schema che dovrebbe
funzionare in Italia, un esempio virtuoso di governance: ognuno
faccia la propria parte per fare più grande il nostro Paese",
conclude il presidente di Prelios, la cui Sgr gestisce il fondo
che è proprietario dell'area dove sorge Unionezero.
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