Il concordato preventivo sarà "uno
dei capisaldi del nuovo rapporto tra l'amministrazione
finanziaria e contribuente". Lo ha detto il vice ministro
dell'Economia Maurizio Leo, a margine di un convegno ad Ancona
organizzato dalla Guardia di finanza per il 250 anni dalla
fondazione del Corpo. "Come con altri provvedimenti - ha
aggiunto - noi vogliamo procedere ex ante, quindi creare un
dialogo tra i funzionari del fisco e i componenti della società
civile e anche con un intervento importante da parte dei
professionisti". Leo ha ricordato che il software sarà approvato
"entro il 15 giugno, così i contribuenti avranno tempo entro il
15 ottobre di aderire alle proposte che verranno rese
disponibili". "Per il 15 ottobre - ha proseguito - noi avremo il
quadro delle risorse che potremo acquisire. Poi entriamo nella
sessione di bilancio, quel momento sarà importante per vedere
come potremo venire incontro al ceto medio, eventualmente
abbassando il carico fiscale".
"Se il concordato darà numeri interessanti - ha concluso -
potremo lavorare per ridurre ulteriormente le aliquote e quindi
venire incontro al ceto medio che è quello in maggior
sofferenza".
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