"Fermiamo la scia di sangue" legata
agli infortuni sul lavoro. L'appello è stato ri-lanciat questa
mattina dalla Cisl Marche in un incontro svoltosi ad Ancona che
ha visto presenti 150 delegati sindacali. Nell'occasione è stata
diffusa l'analisi dei dati Inail compiuta dalla Cisl Marche. Il
numero degli infortuni sul lavoro, ricorda il sindacato, "è
sceso rispetto ai livelli del pre-Covid: gli infortuni sono
stati 18.720 nel 2018, sui 16mila negli anni del Covid, sono
arrivati a 18.898 nel 2022 e scesi a 16.918 nel 2023". Quanto
agli infortuni mortali: "sono stati 24 nel 2018, 36 nel 2019, 54
nel 2020, 36 nel 2021, 38 nel 2022 e 28 lo scorso anno".
La statistica per fasce di età, ricorda la Cisl: "il numero
maggiore (5.215) si registra nella fascia dai 20 ai 39 anni, poi
in quella sopra i 60 anni (4.217), 3.384 nella fascia di età tra
i 40 e i 49 anni. Per quanto riguarda gli infortuni mortali il
32% si registra nella fascia di età tra i 50 e i 59 anni, stessa
percentuale 21% nelle fasce di età tra i 40 e i 49 anni e sopra
i sessanta. Le malattie professionali sono in crescita quasi
costante: sono passate da quota 6013 nel 2018 alle 6771 dello
scorso anno, il 16% delle pratiche totali è seguito
gratuitamente dall'Inas Cisl.
"Per fermare questa scia di sangue - ha sottolineato il
segretario generale Cisl Marche Marco Ferracuti - servono tante
iniziative e tanto impegno. Siamo contenti di osservare una
riduzione degli infortuni negli ultimi anni: sono in diminuzione
in tutti i settori, esclusa l'industria. Allarmante il numero
degli infortuni in itinere, le Marche sono la regione che ha la
percentuale più bassa di addetti che vanno al lavoro usando il
trasporto pubblico. Chiediamo con forza l'istituzione un tavolo
politico regionale tra istituzioni e parti sociali che sia
coordinato dal presidente della Regione Marche e l'adeguamento
delle risorse necessarie. Il 3.8% del fondo sanitario regionale
- ricorda - è destinato alla prevenzione, sono 141 milioni, ma
siamo al di sotto della percentuale del 5% che la legge
consente".
Un pensiero è stato rivolto dal segretario Cisl Marche
Ferracuti all'ultimo tragico infortunio sul lavoro verificatosi
lunedì scorso a Gallo di Petriano (Pesaro Urbino): "siamo in
lutto per la morte del giovane lavoratore e vicini alla
famiglia. Due le evidenze: ancora una volta è un infortunio che
arriva al termine dell'orario di lavoro e che accade in
un'azienda che ha difficoltà ad avere relazioni sindacali. Non
bisogna avere paura del sindacato, l'appello è rivolto a tutte
le aziende ed è quello di aprirsi al dialogo con il sindacato.
Occorre una maggiore partecipazione per costruire aziende più
sicure e competitive" .
"Grazie alla Cisl - il pensiero del governatore della Regione
Marche Francesco Acquaroli - per la collaborazione istituzionale
in un momento complesso per la vita del nostro Paese: c'è uno
spirito costruttivo che va colto e riaffermato. Quello della
sicurezza sul lavoro è un tema centrale per la nostra Regione,
che vi opera sia in tema di sanità con il piano sanitario e il
piano della prevenzione, sia nell'ambito del piano triennale del
lavoro. Da parte nostra c'è la massima disponibilità a lavorare
in sinergia per fare tutti insieme un passo avanti, - ha
concluso - a reperire più risorse e aprire un tavolo politico
dove lavorare in sinergia. Credo che più di tutto vada fatto uno
sforzo culturale perché la formazione deve essere un obiettivo
concreto affinché si creino dappertutto i presupposti di
sicurezza e non si sottovaluti il rischio perché ogni vita ha un
valore inestimabile, ogni infortunio può cambiare per sempre il
futuro di tante persone".
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