"Un'opera d'arte", "una coreografia
sublime". La prima esibizione di Sofia Raffaeli in una Olimpiade
non è da esordiente quale è: l'azzurra regina della ritmica al
termine delle rotazioni con i quattro piccoli attrezzi a La
Chapelle Arena di Parigi fa subito alzare tutti in piedi. E' un
susseguirsi di ovazioni, non solo quelle dentro l'impianto
parigino, ma anche dei tanti che la seguono in tutto il mondo e
dai social la applaudono a distanza. La ginnasta marchigiana ha
infatti dato spettacolo, qualificandosi in finale nel concorso
generale individuale all-around con il miglior punteggio.
Raffaeli ottiene 139.100 punti, davanti alla tedesca Darja
Varfolomeev e alla bulgara Boryana Kaleyn. Delle 24 in pedana,
non entra nella rosa delle dieci la bulgara Steliana Nikolova,
campionessa europea e una delle favorite della vigilia. Entra
anche l'altra azzurra, Milena Baldassari con il nono punteggio.
"Non mi aspettavo di arrivare così in alto" ha detto una
sorridente Raffaeli. "In queste gare è fondamentale la testa.
Stiamo cercando di portare a termine tutti gli esercizi al
meglio, ma la vera gara è quella di domani".
L'azzurra ha rotto il ghiaccio con il cerchio, con la palla
ha impressionato, con nastri e clavette lei stessa dice di aver
fatto il top. "E' stato bellissimo - ha detto la 'formica
atomica' della ginnasta, che nell'impianto parigino ha avuto un
tifo da stadio, famiglia compresa - a ogni esercizio mi sentivo
soddisfatta: in generale ho fatto tutto quello che ho preparato.
Il pubblico poi mi ha dato una carica pazzesca. In finale la
gara sarà decisamente più corta, ma più difficile. Le rivali? Ma
non le ho viste, ma io penso a quello che faccio io e io, da
perfezionista quale sono, voglio fare tutto bene. Sapere che ci
saranno le persone che mi hanno visto crescere e che mi vogliono
bene mi dà una forza incredibile: due settimane fa ho vissuto il
mio momento di ansia. Ma sta tutto nella testa riuscire a uscire
da queste fasi, cerco di togliere tutto quello che mi annebbia
la mente. Quale degli attrezzi mi è piaciuto di più? Da tempo
parto con il cerchio, so che devo essere concentrata il triplo:
con la palla sarei più scialla - sorride l'azzurra -e invece non
devo perdere concentrazione. Il nastro direi quello che ho
preferito, ma sono felice delle clavette, era tanto che non le
facevo così". C'è da ripetersi adesso tra le migliori dieci, per
scalare alla prima Olimpiade un podio da sogno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA