"Ma come fai a gestire uno che ha
vinto tutto? Io penso che per Tamberi ci sia stata una
congiunzione astrale avversa. Io non credevo alla fortuna e alla
sfortuna, però Gimbo ha vissuto un incubo. Non so come abbia
fatto ieri a gareggiare e saltare 2,22. E' facile giudicarlo
scrivendo e stando seduti, io dico che dal primo giorno è stato
il miglior professionista che io abbia conosciuto". Così il
presidente della Fidal Stefano Mei sulle vicende che, ieri,
hanno caratterizzato la 'marcia di avvicinamento' di Gianmarco
Tamberi alla finale olimpica del salto in alto.
"Quello che vissuto Tamberi avrebbe demolito chiunque - dice
anche il dt azzurro, Antonio La Torre -, lui invece ha risposto
con forza e passione. Io dico che il suo caso di ieri appartiene
all'epica, è stato un eroe omerico". "Posso anche dire -
aggiunge - che il settore medico della Fidal, fin da Formia, lo
ha seguito passo dopo passo, anche se il suo sogno stava
evaporando. E comunque vanno rispettate le scelte personali, non
si possono imporre dei trattamenti sanitari".
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