E' tornato ad emozionare il
pubblico, dopo 40 anni dal suo epocale esordio a Pesaro, Il
viaggio a Reims di Rossini andato in scena ieri in forma di
concerto all'Auditorium Scavolini a chiusura del 45/simo Rossini
Opera Festival. Malgrado la mancanza dell'allestimento che, nel
1984 con regia di Luca Ronconi scene di Gae Aulenti e direzione
d'orchestra di Claudio Abbado, aveva mandato il pubblico in
visibilio (come le seguenti repliche del 1992 e del 1999,
quest'ultima con la direzione di Daniele Gatti), la rarità della
presenza di 17 star della lirica vocate al repertorio
belcantistico schierate sul palco ha comunque entusiasmato gli
spettatori che hanno applaudito più volte a scena aperta la loro
prestazione.
Un esercizio straordinario di virtuosismo vocale, cui la
brillante direzione orchestrale di Diego Matheuz sul podio
dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del
Teatro Ventidio Basso ha dato il giusto equilibrio, amalgamando
alla perfezione le diverse componenti in gioco ed incassando al
termine scroscianti applausi ed ovazioni. Apprezzatissimi sono
stati soprattutto Jessica Pratt (Contessa di Folleville), come
pure Vasilisa Berzhanskaya (Corinna), assieme a Dmitry Korchak
(Conte di Libenskof), Nicola Alaimo (Barone di Trombonok) e
Maria Barakova (Marchesa Melibea).
Lunghi applausi anche a Karine Deshayes (Madama Cortese),
Jack Swanson (Cavalier Belfiore), Mihael Mofidian (Lord Sidney),
Erwin Schrott (Don Profondo), Vito Priante (Don Alvaro),
Alejandro Baliñas (Don Prudenzio), Tianxuefei Sun (Don Luigino),
Paola Leguizamón (Delia), Martiniana Antonie (Maddalena),
Vittoriana De Amicis (Modestina), Nicolò Donini (Antonio), Jorge
Juan Morata (Zefirino/Gelsomino).
Il Rof 2024 ha chiuso un'edizione da record che nell'anno di
Pesaro Capitale della Cultura ha fatto registrare nei suoi 17
giorni di programmazione (quattro più del consueto) 21.473
presenze (numero più alto della storia) ed un incasso di
1.366.000 euro. Particolarmente significativa la presenza di
spettatori italiani (il 54% del totale), mentre quelli esteri
sono arrivati da ben 46 nazioni. Imponente la copertura
mediatica con 184 giornalisti accreditati (dato più alto della
storia della manifestazione), per testate provenienti da 29
nazioni.
Appuntamento al 2025 per il 46/o Rof (10-22 agosto) con due
nuove produzioni: Zelmira diretta da Giacomo Sagripanti per la
regia di Calixto Bieito e L'Italiana in Algeri, affidata alla
bacchetta di Dmitry Korchak e alla regia di Rosetta Cucchi.
Saranno affiancate dalla ripresa dell'allestimento del 2016 del
Turco in Italia di Davide Livermore, per la direzione
d'orchestra di Diego Ceretta e dal consueto Viaggio a Reims
nella versione ideata da Emilio Sagi per gli allievi
dell'Accademia Rossiniana. In programma anche la rarissima Messa
per Rossini (1869), scritta da autori vari (tra cui Giuseppe
Verdi, Lauro Rossi, Carlo Pedrotti, Carlo Coccia) in occasione
del primo anniversario della morte del compositore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA