L'Arena Sferisterio sold out ha
acclamato il cantautore Umberto Tozzi nella tappa maceratese
dell'"L'ultima notte rosa, the final tour", la tournée con cui
l'artista da 80 milioni di dischi venduti nel mondo, dà il suo
addio alla scena live. Affiancato dall'Ensemble Symphony
orchestra, con 20 musicisti tra cui fiati, violini e coristi,
Tozzi è stato lungamente applaudito ieri sera dal pubblico in
quello che è stato un debutto per lui allo Sferisterio nella sua
cinquantennale carriera: "E' la prima volta qui - ha esordito -,
è bellissimo. Grazie di esserci".
Dopo il preludio rock e il primo pezzo "Notte rosa", Tozzi ha
chiesto al pubblico di accendere le luci dei telefonini per
innescare la sua celeberrima "Ti amo" nell'arena gremita. Il
72enne artista torinese ha proposto 20 brani tra cui due
inediti, "Vento d'aprile" e "Torna a sognare", annunciando che
faranno parte di un suo nuovo lavoro che potrebbe uscire prima
della fine dell'anno. "Sono molto contento delle cose che ho
composto", ha ammesso dopo aver ricordato la sua assenza dalle
scene per "sette-otto anni". "Vento d'estate", ha spiegato dal
palco, è dedicata a una bambina morta per una gravissima
malattia, e "che ora è in paradiso". "Per vari motivi le sono
stato accanto - ha raccontato - è ho capito quanto importante
sia rendere possibile il trapianto del midollo osseo. Diventare
donatori può davvero salvare la vita a molti bambini".
Un'occasione per sensibilizzare sull'importanza della ricerca in
tema di trapianti: "mi auguro che la scienza possa salvare tanti
bambini".
Tozzi ha riproposto una lunga serie di proprie hit che hanno
accompagnato la vita di diverse generazioni: da Gli altri siamo
noi a Si può dare di più e Immensamente. Poi si siede al
pianoforte per Qualcosa qualcuno, Lei, Eva. Ha proseguito con
Gente di Mare, Io camminerò, Dimentica dimentica, Alleluja se.
Il tempo di una pausa con un medley dell'orchestra, poi il
rientro sul palco per la parte finale dello show. "Grazie di
cuore per quello che mi avete dato in tutta la mia carriera", ha
detto tra gli applausi. I due inediti hanno preceduto Il Grido.
Poi il crescendo finale con Dimmi di no, Muoio di te, Stella
Stai, Tu e il successo planetario, Gloria che ha chiuso lo
spettacolo con il pubblico in piedi a cantare e a ballare.
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