"E' necessario costruire una rete
che abbia un filo conduttore su tre-quattro grandi valori, punti
di riferimento sui quali tutti ci si ritrova rispetto alle
civiche locali, magari comprese in schieramenti diversi, trovare
una sintesi per alcune grandi idee che possono rappresentare una
struttura politica per le civiche a livello regionale come fine
ultimo". Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini
spiega così la mission del movimento politico Liste Civiche
Ancona, presentate nel locale Zucchero a Velò, vicine al
movimento di Latini a Osimo con l'obiettivo mutuarne il modello
nel capoluogo.
L'obiettivo è "una politica di ascolto ampia e capillare
verso i cittadini" con la "capacità di risolvere questioni e
problemi concreti della città". Nella presentazione, Latini è
stato affiancato dai relatori Guido Caruso, Daniele Ballanti (ex
vice coordinatore della civica Ancona Protagonista del sindaco
Silvetti, primo dei non eletti della lista in consiglio
comunale), Sergio Santomo e Angelo Gramazio. Liste civiche vuole
stare "in mezzo alle persone con la capacità di individuarne le
istanze e dare risposte concrete": i vertici del movimento sono
convinti che "aprire la porta all'associazionismo e al
volontariato, da cui molti di essi arrivano, sia la chiave per
dare una svolta alla politica ad Ancona".
"Presentare questa iniziativa in Ancona significa che il
palcoscenico è più attraente, gli amici di Ancona faranno un
lavoro per la città ma come esempio per tutta la regione", ha
spiegato a margine Latini che, a proposito della location
dell'incontro nel quartiere del Piano San Lazzaro, ha osservato:
"una parte della città non è inclusa e ha necessità di
integrazione vera, è necessario un traguardo alto di una
comunità con più qualità della vita, di cui prendiamo atto. Il
nostro modo di rappresentarla è fatto di tante voci,
multiculturale, multietnica, rappresentarli significa porsi un
traguardo civico".
Ma Liste civiche guarda anche alle prossime Regionali e,
secondo Latini, può essere "l'arma contro l'astensionismo":
"escludere che si facciano queste iniziative e non si tenga
conto delle Regionali e di altri appuntamenti elettorali
significa non dire la verità - ha ammesso - ma arrivare alle
Regionali con una piattaforma in cui il civismo parla una sola
voce e con questa voce andare a raccordarsi o confrontarsi con
gli schieramenti politici classici, significa presentare un
programma, avere la certezza che questo programma sia frutto di
un dibattito, di un confronto, avere la possibilità che tutto o
parte sia realizzato". Tutto ciò, chiosa Latini, "abbatte
l'astensionismo perché significa fare confronti, idee,
dibattere, stimolare tante persone a mettere la loro voce in
campo perché sono ascoltate. Se tutto viene calato dall'alto,
l'astensionismo sempre di più prevarrà: credo sia l'unica arma
contro l'inverno politico quello che una minoranza andrà alle
elezioni, e la gran massa non vuole farsi rappresentare da
quello schema politico, il civismo resta la vera alternativa"
per un centro politico: "non vuol dire il vecchio schema: -
conclude il presidente del Consiglio regionale - si presenta un
programma, si vede chi ci sta, di destra, sinistra, centrodestra
o centrosinistra. I programmi civici sono sempre radicali,
innovativi, di lungo periodo, chi ci starà certamente avrà
l'aiuto delle liste civiche vere".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA