Inizia a prendere forma il progetto
di un Museo della Civiltà del Mare Adriatico da realizzarsi ad
Ancona. Ad aderire e mettersi a disposizione da subito il
maestro Dante Ferretti, vincitore di tre premi Oscar, scenografo
di portata internazionale, che ha lavorato con i più grandi
registi, da Pasolini e Fellini a Martin Scorsese, Brian de Palma
e Tim Burton, fino alla collaborazione con Umberto Eco per le
scenografie de Il nome della rosa.
Un'adesione annunciata nel corso della Festa del Mare, la due
giorni appena conclusa nella città dorica.
Ferretti, già nei mesi scorsi ha acconsentito alla proposta
di Università e Comune di Ancona, di mettere a disposizione la
propria arte e la propria storia per la creazione di un nuovo
polo culturale attorno alla sua opera, in virtù del legame che
lo unisce ad Ancona e al Mare Adriatico, anche grazie alla sua
amicizia con Valeriano Trubbiani e Federico Fellini.
Un progetto per un concept innovativo, diverso dai
tradizionali musei dedicati alla storia locale e delle
marinerie, che connetta la narrazione della dimensione marittima
con i suoi contenuti naturalistico, sociale, economico e
culturale, alla celebrazione dell'arte del maestro marchigiano,
il cinema, che più di ogni che più di ogni altro ha contribuito
a creare e ricostruire immagini, visioni e scene del nostro
mare.
In tale contesto il Museo della Civiltà del Mare Adriatico
rappresenterebbe un unicum a livello nazionale e internazionale.
Come primo e unico museo dedicato alla civiltà del Mare
Adriatico, potrà offrire un'esperienza di visita immersiva e
poliedrica.
Al progetto è stato dedicato oggi l'incontro con lo
scenografo premio oscar e il suo staff, il sindaco Daniele
Silvetti, gli assessori Daniele Berardinelli e Marco Battino, il
professor Paolo Clini di UnivPM, il parlamentare Carlo Ciccioli,
coinvolto per valutare il possibile inserimento di questa
progettazione all'interno dei percorsi europei, e Alessandra
Panzini, responsabile della società Marchingegno, esperta in
strategie culturali per il territorio.
L'obiettivo è quello di realizzare il prossimo anno una
mostra alla Mole Vanvitelliana, in attesa della creazione del
Museo permanente che sarà allestito tra la fine del 2025 e
l'inizio del 2026. Ferretti ha già effettuato un sopralluogo in
alcune location interessanti per l'allestimento. Sono coinvolti
nel progetto l'Università Politecnica delle Marche, l'Università
La Sapienza di Roma, la società Marchingegno e si sta lavorando
per coinvolgere anche la Regione Marche, la Camera di Commercio,
Marche Cultura e altri partner.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA