Le rose amate da Celeste
Erard, torneranno a vivere nel parco pubblico che a Maiolati
Spontini (Ancona) volle costruire per lei il marito, Gaspare
Spontini, nell'anno in cui si celebra il 250enario della nascita
del grande musicista che, partendo dal borgo marchigiano divenne
compositore di imperatori e re, a Parigi con Napoleone e a
Berlino con Federico Guglielmo III di Prussia.
Celeste amava la natura e per lei lo sposo desiderava
ricreare nella città natale - in cui era tornato e si spense
dopo una vita di successi - un giardino ad imitazione di quello
che la famiglia Erard possedeva presso lo Château de la Muette,
vicino Parigi. Senza eredi, il musicista volle poi donare tutto
il suo patrimonio - giardino compreso - alla sua comunità di
origine, tramite una Fondazione Gaspare Spontini che la
amministra per usi filantropici e di cui è sostenitore anche il
maestro Riccardo Muti.
Dopo la morte dello sposo, Celeste tornò a Parigi ma continuò
a sorvegliare sulla buona amministrazione dei beni e sulla
realizzazione del giardino. Lei stessa dispose che le rose,
simbolo dell'amore romantico, non dovessero mancare nel parco
progettato dall'architetto Ciriaco Santini a partire dal 1843
con tanto di tempietto, statua dell'Immacolata Concezione e
fontana.
Nei secoli, il "Colle Celeste Erard" non è stato abbandonato dai
maiolatesi, ma necessitava di interventi conservativi e di un
piano di gestione del verde. Lo ha deciso il comune, che ha
affidato il censimento degli alberi e la redazione del piano
quinquennale ad una botanica, Carla Bambozzi dello studio
forestale "ForestAmbiente". L'intervento comprenderà la
riqualificazione del giardino all'italiana e, tra l'altro, la
piantumazione lungo il viale principale di circa 270 piante per
lato di rose paesaggistiche di vari colori. Le roselline
attualmente presenti, di taglia più piccola, saranno asportate e
ripiantumate sul viale secondario. Altro importante intervento
che verrà avviato è la messa in sicurezza e il consolidamento
della scarpata a ridosso del Belvedere, con lavori di ingegneria
naturalistica
"Il piano - fa sapere il sindaco Tiziano Consoli - comprende
abbattimenti, potature, manutenzioni di nuovi impianti, indagini
strumentali, monitoraggi. Prevediamo un costo di 29.073 euro più
Iva per le operazioni urgenti da effettuare nel primo anno,
55.274 euro per gli interventi da programmare nel secondo e
terzo anno e altri 20.492 euro per quelli nel quarto e quinto
anno».
«Investire nel Colle Celeste - aggiunge l'assessore alla cultura
Sebastiano Mazzarini - onora la memoria del Maestro, valorizzai
sui lasciti e alimenta quei gesti di munificenza che hanno
contraddistinto il suo atteggiamento nei confronti della
comunità. Ma significa anche consentire a residenti, visitatori
e turisti di poter continuare nel tempo a godere di una risorsa
straordinaria".
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