Lo scudo blu è stato affisso anche
sul duomo di Pesaro. Il simbolo internazionale di protezione dei
beni culturali dai rischi dei conflitti armati, previsto dalla
Convenzione dell'Aja del 1954, si aggiunge a quelli già presenti
a palazzo Mosca e piazza del Popolo. La cerimonia è stata
organizzata da Croce Rossa Italiana (CRI) del comitato pesarese
con la collaborazione del comune di Pesaro e il sostegno della
Confederazione nazionale dell'artigianato di Pesaro-Urbino e del
centro servizi per il volontariato delle Marche. All'evento
erano presenti i rappresentanti delle istituzioni tra cui il
sindaco di Pesaro Andrea Biancani e l'arcivescovo Sandro
Salvucci.
"La perdita di un monumento o un'opera d'arte anche se a
migliaia di chilometri da qui, frutto di una diversa cultura o
di una diversa fede, è comunque una perdita per tutti - dice
Biancani - una ferita per l'umanità perché ci priva di un
ricordo di ciò che è stato e di qualcosa su cui costruire parte
del nostro futuro globale - afferma - Io non so se lo scudo
servirà davvero a proteggerli in caso di guerra, ma sono
convinto che non solo sia giusto tentare, ma sia doveroso, in
tempo di pace, rafforza l'idea che i beni culturali siano
importantissimi, in quanto parte integrante della nostra
identità, e come tali da proteggere".
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