"Sorrisi e momenti di
spensieratezza, in uno degli angoli più poveri del continente
africano con senso dell'impegno a condividere l'arte teatrale".
Si chiude l'esperienza di Teatri senza Frontiere (TsF) in
Zambia. Il gruppo di teatranti volontari, coordinato da Marco
Renzi (insieme a Simona Ripari per "Proscenio Teatro Ragazzi" -
Fermo) è rientrato dalla toccante esperienza nel Paese africano,
in particolare nella capitale Lusaka. Tra i partecipanti,
provenienti da Varese, Formia, Reggio Emilia e Bologna, anche
Gabriele Claretti (Associazione Ho Un'Idea - Lapedona).
"L'ultimo atto del Marameo Festival 2024 è terminato, Teatri
senza Frontiere è arrivato nell'Africa profonda, in uno dei
paesi più poveri del mondo, lo Zambia. Ci è arrivato - spiegano
da TsF - in un momento di ulteriore e grande difficoltà, in cui
non piove da nove mesi consecutivi in cui ogni lembo di terra è
bruciato, i fiumi sono asciutti e manca in tutto il Paese la
corrente elettrica. Persino quella che è annoverata tra le sette
meraviglie del mondo e che porta un po' di turismo: le cascate
Vittoria. Milioni di generatori cercano di pompare acqua, altri
garantiscono luce a chi se lo può permettere; per il resto, dopo
le sei del pomeriggio, è davvero notte fonda".
I teatranti provenienti da varie parti d'Italia, grazie
all'ospitalità e alla collaborazione di "Koinonia Community" di
padre Renato Kizito Sesana, un missionario che cerca di ridare
un futuro a tanti bambini e ragazzi che vivono in strada e che
non hanno più nulla, hanno portato in dono il loro teatro,
realizzando spettacoli e laboratori ai quali hanno assistito
migliaia di giovani. Sono stati 16 gli spettacoli in scuole
pubbliche e private, in università, centri di accoglienza per
donne vittime di abusi, altri per ragazzi di strada e oggetto di
tratta.
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