A Villa Adriana, a Tivoli nella
Città metropolitana di Roma, dopo quasi 2mila anni, emerge un
complesso sconosciuto, grazie a un'équipe dell'Università di
Urbino. Ai piedi di Piazza d'Oro, il grande edificio per le
feste e i banchetti costruito dall'imperatore Adriano (117-138
d.C.), si trova una struttura di forma ellittica che dal
Cinquecento è stata ritenuta una vasca destinata ai bagni o
all'allevamento dei pesci; negli anni Novanta del secolo scorso
la pulizia del sito aveva messo in luce alcuni elementi forse
riferibili a un anfiteatro.
I risultati dell'attuale campagna "sono sorprendenti": "al di
sotto di pochi centimetri di terra - fa sapere l'Università di
Urbino - sono emerse le murature di un grande complesso di epoca
adrianea mai documentato finora: un edificio di oltre 25 metri
di lunghezza per 15 di larghezza, composto da un'ampia aula
rettangolare circondata da otto stanze aperte su un terrazzo
sorretto da pilastri, conservati per oltre tre metri di altezza.
La campagna di scavi diretta dal professor Cavallero è stata
intrapresa nel 2024 presso il cosiddetto Anfiteatro di Villa
Adriana dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università
degli Studi di Urbino Carlo Bo, su indicazione del direttore
dell'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este - VILLÆ, Andrea
Bruciati, e su concessione del MiC. L'edificio riemerso, spiega
l'ateneo, "venne in parte distrutto per lasciar posto al
cosiddetto anfiteatro ma le macerie, invece che essere
asportate, furono utilizzate per creare il piano sul quale si
realizzò il pavimento della nuova struttura ellittica". Per
questo motivo lo scavo ha permesso di recuperare sia i marmi che
rivestivano l'esterno del complesso (compresi i pilastri) e gli
intonaci che ne decoravano le stanze: marmi bianchi, serpentino
verde, porfido rosso e intonaci dipinti in giallo, rosso, verde
e ornati da nastri intrecciati, acanti e melagrani". Fino a
oggi, ricorda Uniurb, "a Villa Adriana, non si conosceva un
complesso così esteso e riccamente decorato, voluto da Adriano
ma poi distrutto per lasciar spazio a una nuova e differente
struttura".
"Un dato è fin da ora chiaro: un nuovo grande edificio -
sottolinea Berta Martini, direttrice del Dipartimento di Studi
Umanistici dell'Università di Urbino - si deve aggiungere alla
complessa articolazione della villa voluta e disegnata da
Adriano, un sito Unesco che ancora oggi non smette di regalare,
nonostante gli oltre cinquecento anni di scavi e ricerche,
scoperte sorprendenti".
"Villa Adriana - dichiara il direttore delle VILLÆ, Bruciati
- è oggi più che mai un attivo cantiere di studi e una fucina di
novità. L'équipe dell'Università di Urbino ha rinvenuto un
edificio a oggi sconosciuto, aggiungendo una pagina inedita alla
conoscenza del sito. Illuminato e ambizioso, l'imperatore
Adriano si è dedicato a una progettualità costruttiva fatta di
grandi e meravigliose opere, da cui è disceso l'insieme
straordinario e vario della villa. L'eccezionalità del sito ne
fa un palinsesto cangiante e primario al contempo, ispirando
nell'Istituto un progetto di gestione e valorizzazione del
patrimonio archeologico, monumentale e naturalistico improntato
all interdisciplinarità e alla trasversalità".
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