Un disegno inedito di Pablo Picasso
verrà esposto per la prima volta al pubblico, durante la nona
edizione del Mugellini festival, il 3 novembre, a Potenza Picena
(Macerata).
L'opera, una china su carta datata 1893, mostra alcuni
compagni di scuola di un giovane Picasso, che li ha ritratti
assorti e pensosi sui banchi. Si tratta di una delle rare
testimonianze della produzione precoce dell'artista spagnolo,
realizzata, pare, come regalo per il padre. Il disegno è di
proprietà di un collezionista marchigiano che lo ha concesso in
esclusiva al Mugellini Festival per una prima ed unica
esposizione mondiale che non sarà replicata.
"Quest'opera ci dà l'opportunità di chiudere un cerchio: dai
piccoli della scuola che hanno partecipato allo spot 2024 del
Mugellini Festival arriviamo ai loro coetanei di un tempo,
quelli ritratti dallo stesso Picasso", spiega Mauro Mazziero,
direttore artistico del festival per le arti visive. "La
bellezza nel futuro che i bambini immaginano nello spot si
rispecchia nel raccoglimento degli scolari nel disegno, immersi
in chissà quale pensiero o sogno. Questa affinità è estremamente
importante perché rimarca il fatto che al Mugellini Festival gli
artisti che esponiamo sono sempre in profonda connessione con lo
spettacolo musicale. Ogni evento è un progetto organico che fa
dialogare linguaggi artistici diversi".
Il tema "La bellezza che verrà" sarà esplorato infatti anche
dall'altro ospite dell'evento di chiusura, il noto scrittore,
poeta e paesologo Franco Arminio, che esplorerà i temi a lui più
cari legati alla bellezza e alla fragilità dei piccoli borghi
italiani e alla vita delle comunità. Arminio sarà accompagnato
da La Macina Quartet e dal ricco patrimonio della cultura orale
marchigiana recuperato negli anni dall'etnomusicologo Gastone
Pietrucci. Franco Arminio è un poeta, scrittore e regista
italiano noto anche come paesologo per la sua capacità unica di
raccontare e celebrare le aree interne dell'Italia e le piccole
comunità dimenticate. Con una scrittura sensibile e profonda,
Arminio esplora le tematiche dell'abbandono, della bellezza e
della resilienza dei borghi italiani intrecciandole con
l'impegno sociale e la tutela del patrimonio culturale. La sua
opera ha contribuito a una riflessione collettiva sul valore
della comunità e dell'identità locale. È ideatore e curatore di
"La luna e i calanchi", festa della paesologia, che si tiene
ogni estate in Basilicata. La Macina Quartet, fondato da Gastone
Pietrucci, è un progetto musicale che recupera il patrimonio
folklorico delle Marche. Negli anni è diventato l'unico
autorevole punto di riferimento per i canti e le tradizioni
popolari della cultura orale marchigiana.
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