Un impegno del presidente della
Regione Francesco Acquaroli e della Giunta a farsi portavoce con
il Governo nazionale per "individuare semplificazioni normative
negli interventi e per il potenziamento della programmazione" in
tema di sicurezza del territorio e cambiamenti climatici. Lo
prevede una risoluzione approvata a maggioranza dal Consiglio
regionale (19 favorevoli e 7 contrari) al termine di un lungo
dibattito, seguito alle comunicazioni del Presidente Francesco
Acquaroli e dell'assessore Stefano Aguzzi sull'alluvione del
2014.
L'atto di indirizzo, a firma dei gruppi di maggioranza,
impegna presidente e giunta a farsi portavoce con il Governo per
individuare semplificazioni normative negli interventi e per il
potenziamento della programmazione.
Posizioni molto critiche sulla decisione di spacchettare le
relazioni sulle alluvioni del 2014 e del 2022 (una seduta è
prevista per il prossimo 5 novembre) sono state espressi da Pd e
M5s. La capogruppo dem Anna Casini ha parlato di un'iniziativa
con uno "scopo squisitamente politico" da parte della giunta per
sostanzialmente auto-elogiarsi e "spostare l'attenzione
dall'inefficienza nell'utilizzo dei soldi del commissario per
gli interventi, che sono rimasti intonsi".
Doppio intervento del presidente Acquaroli il quale ha
sottolineato:
"a me interessa la sicurezza del territorio: c'è bisogno di
risorse, manutenzione straordinaria e ordinaria, le
infrastrutture devono essere realizzate con investimenti ingenti
che non sono nella disponibilità della Regione: dal 2022 a oggi
rimosso mezzo milione di metri cubi di merce dall'alveo dei
fiumi". Acquaroli ha sottolineato la necessità di "cambiare
l'approccio", soprattutto quello "ambientalista e ideologico che
ha cercato in maniera inconsapevole di tutelare lo stato dei
luoghi senza consentire gli interventi di manutenzione, di
rimozione del materiale lungo il corso di fiumi. Ci lascia
un'eredità pesante su tutto il territorio regionale". Il tema,
ha aggiunto, "è quello che possiamo fare; destiniamo sette
milioni di euro l'anno per manutenere i corsi d'acqua, uno
sforzo senza precedenti ma non basta perché nonostante lo sforzo
gli interventi sono enormi. Pensare a strategia per essere
protagonisti con nostre competenze e possibilità".
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