"Ho ribadito al Ministro
l'irricevibilità della proposta di Fedrigoni di ricollocare
parte dei lavoratori soprattutto in sedi del nord Italia,
chiudendo la produzione del settore ufficio a Fabriano. Il
nostro territorio non può perdere nessuno dei 195 posti di
lavoro, che con l'indotto arrivano a 300, perché significherebbe
perdere per sempre la professionalità di maestranze estremamente
qualificate". Le parole della sindaca di Fabriano Daniela Ghergo
dopo il tavolo ministeriale ieri convocato al Ministero
dell'Impresa e del Made in Italy sulla annunciata chiusura di
Giano Srl con il licenziamento collettivo di 195 lavoratori. Al
tavolo, presenziato personalmente dal Ministro Urso, hanno preso
la parola, nell'ordine, tutte le sigle sindacali, la Fedrigoni
Group con l'amministratore delegato Marco Nespolo, seguiti dalla
sindaca Ghergo, dal Presidente della Regione Marche Francesco
Acquaroli e dal Vescovo Francesco Massara. Presenti anche la
Senatrice Susanna Camusso e l'Assessore regionale Stefano
Aguzzi.
"E perché la chiusura di Giano - prosegue Ghergo - è
chiaramente il primo passo verso la chiusura dell'intero
comparto Marche, che il Gruppo Fedrigoni aveva già messo in
vendita due anni fa con l'operazione Michelangelo. Fabriano
significa carta dal 1264, - ricorda la sindaca - questo binomio
rappresenta la nostra identità, è impensabile che possiamo
perdere produzioni legate alla carta a beneficio di altre
realtà. Sorprende che un gruppo solido come Fedrigoni, di
proprietà dei fondi Bain Capital e BC Partners, non assuma
alcuna responsabilità sociale nei confronti di un territorio che
molto ha dato a quella società in termini di crescita e di
immagine".
"Ho espresso la necessità, condivisa unanimemente, -
riferisce ancora Ghergo - che Fedrigoni posticipi la decisione
di chiudere la società Giano per consentire di valutare
soluzioni alternative, eventuali proposte di acquisto o
l'intervento del Poligrafico". "Il Ministro Urso, che ringrazio,
- aggiunge - ha fatto propria la proposta ma da parte dei
vertici aziendali il rifiuto del posticipo della chiusura è
stata netta. Verrà comunque avviato giovedì 7 un tavolo tecnico
tra Ministero e società dal quale auspichiamo arrivino proposte
concrete. Per questo riconvocherò la prossima settimana il
tavolo comunale sul lavoro".
Aver condiviso il viaggio in pullman con i lavoratori non ha
voluto solo rappresentare la mia vicinanza a tutti loro, che
stanno attraversando un momento difficile e incerto. Ma è stata
un'occasione preziosa per farmi carico delle loro difficoltà e
garantire loro che non saranno lasciati soli dalle istituzioni.
La voce di un intero territorio unito, dal Comune alla Regione,
dai sindacati alla diocesi, risuonerà forte affinché ogni
possibile strada sia percorsa per evitare quella che per il
nostro territorio sarebbe una catastrofe sociale ed economica'
Riproduzione riservata © Copyright ANSA