"La sua è la storia di un uomo
legato a grandi valori democratici, una testimonianza di quanto
la politica può essere nobile e importante in un grande paese
civile". Così l'ex premier, Massimo D'Alema, ricorda il pesarese
Marcelo Stefanini, già senatore della repubblica, deputato e
sindaco della sua città per il PCI, in occasione de "L'impronta
di Marcello", l'evento commemorativo, a 30 anni dalla scomparsa,
che si sta svolgendo a Pesaro, presso il circolo ARCI di Villa
Fastiggi.
"Un uomo dalla personalità politica ricca, sia dal punto di
vista culturale che umano e che può essere ricordato sotto vari
profili - dice D'Alema - è stato un amministratore fondamentale
per la storia di Pesaro, per lo sviluppo cittadino ed il
rapporto tra cittadinanza e istituzioni - aggiunge - un politico
con forte passione e conoscenza, al quale, negli ultimi anni,
abbiamo affidato un compito difficilissimo - afferma l'ex
Premier - è infatti stato il tesoriere del nostro partito in un
momento di transizione, di antipolitica, quando finanziare i
partiti era diventato fuori moda".
Da qui D'Alema prende spunto per descrivere la sua figura
affermando che "una responsabilità così ingrata poteva essere
portata avanti solo da chi aveva una grande passione politica e
spirito di sacrificio" ricordando poi di come "poche settimane
prima che morisse, in una difficile riunione del nostro partito,
presentò documento di risanamento delle finanze che fu poi
discusso" e di quell'incontro "ricordo ancora la voce e le sue
parole"
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