I Balcani tra storia, memorie e
narrazioni: la giornalista e scrittrice Azra Nuhefendić ospite
dell'Università di Macerata. Un incontro pubblico si svolgerà
mercoledì 29 gennaio, su invito della Scuola di Studi Superiori
"Leopardi" di Unimc che promuove "un evento di grande rilevanza
culturale e formativa nell'ambito del corso "Novecento europeo.
I Balcani tra storia, memorie, narrazioni".
Protagonista sarà Azra Nuhefendić, originaria della
Bosnia-Erzegovina, che, mercoledì 29 gennaio alle 15 nell'Aula
1.5 in Piazza Strambi, incontrerà docenti, studenti delle scuole
superiori e tutti gli interessati per approfondire temi legati
ai conflitti balcanici nell'incontro dal titolo "Raccontare la
guerra". Attraverso il suo racconto, i partecipanti avranno
l'opportunità di confrontarsi con eventi cruciali del Novecento
europeo e con il significato della memoria nella società
contemporanea. L'incontro è aperto al pubblico fino a
esaurimento posti.
Azra Nuhefendić è nota per avere documentato eventi legati
alle guerre nei Balcani negli anni '90 e per le sue opere tra
cui il libro "Le stelle che stanno giù", una raccolta di storie
personali e collettive della sua terra d'origine che offre una
testimonianza profonda e commovente.
Durante la mattinata del 29 gennaio, inoltre, al teatro Don
Bosco di Macerata, la Scuola proporrà ai docenti iscritti al
corso e ai loro studenti lo spettacolo teatrale "Pazi Snajper",
"attenzione cecchino": il racconto delle storie parallele di una
coppia che resiste alla barbarie della guerra in
Bosnia-Erzegovina e di un cecchino nel suo ossessivo flusso
interiore. Ne è autrice, e interprete con Sandro Fabiani,
Roberta Biagiarelli, non solo artista ma anche appassionata e
profonda conoscitrice di vicende balcaniche.
Gli incontri si inseriscono in un ampio progetto
interdisciplinare promosso dalla Scuola di Studi Superiori "G.
Leopardi" che culminerà nel 2026 in occasione del trentennale
dalla fine dell'assedio di Sarajevo.
"Dal 2025, l'11 luglio diventerà ufficialmente la Giornata
della Memoria del Genocidio di Srebrenica. - ricorda Unimc -
Proprio a luglio, 50 allieve e allievi delle dieci Scuole
Superiori d'Ateneo italiane saranno i protagonisti di due
workshop residenziali a Srebrenica per la realizzazione di un
podcast in collaborazione con Claudia Zini, fondatrice
dell'associazione Kuma International, che si occupa delle
profonde conseguenze della guerra sugli individui, e di un
docufilm con il regista bosniaco Ado Hasanović".
"L'iniziativa - conclude l'Ateneo - mira a favorire la
collaborazione e l'interdisciplinarità tra giovani studiosi di
tutta Italia, stimolando una riflessione sulla storia recente e
sull'importanza del dialogo interculturale per la costruzione di
un futuro di pace e convivenza".
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