/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Consiglio Marche unanime, tutelare i lavoratori Fedrigoni

Consiglio Marche unanime, tutelare i lavoratori Fedrigoni

Via libera a risoluzione su rischio chiusura Giano srl Fabriano

ANCONA, 22 ottobre 2024, 17:15

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Impegno a tutelare i lavoratori e a sostenere il distretto industriale. Lo prevede una risoluzione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale nell'ambito della vertenza a Fabriano (Ancona)dove il Gruppo Fedrigoni ha comunicato nelle scorse settimane l'intenzione di sospendere dal primo gennaio 2025 l'attività della srl Giano 1264, società controllata che produce carta d'ufficio, con conseguenze sui 195 dipendenti e sui lavoratori dell'indotto. L'aula ha dato via libera all'atto di indirizzo in difesa dello stabilimento di Fabriano e per il rilancio produttivo ed occupazionale della carta di Fabriano e in difesa del distretto.
    La risoluzione recepisce una mozione presentata in aula dai capigruppo e dai consiglieri di maggioranza, primo firmatario Marco Ausili (FdI), e le proposte di mozione all'ordine del giorno a firma del presidente Dino Latini, del gruppo Pd e del Movimento 5 Stelle. Il documento impegna la Giunta regionale a proseguire il confronto e la concertazione sulla vertenza, chiedendo anche alla proprietà "di procrastinare le decisioni e sospendere le procedure di licenziamento in vista degli esiti del tavolo di lavoro con il Governo", convocato dal Ministero delle imprese e del made in Italy per il prossimo 4 novembre.
    Previsto anche un incontro tra azienda e sindacati il 24 ottobre.
    Nella risoluzione anche l'impegno di chiedere al Governo e al Mimit di salvaguardare gli stabilimenti fabrianesi, "tramite l'interessamento di nuovi acquirenti, a partire dall'Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, e il coinvolgimento della Banca d'Italia", e di supportare il tessuto produttivo del comprensorio, già colpito da crisi economiche, industriali ed eventi sismici, attraverso l'intercettazione di ulteriori fondi e risorse, percorsi formativi e misure per sostenere la creazione di nuove imprese. La giunta, secondo indiscrezioni, ha avuto interlocuzioni a livello ministeriale per capire se il Poligrafico dello Stato possa avere un qualche ruolo nella positiva conclusione di questa vertenza.
    "La risoluzione approvata all'unanimità dal consiglio regionale - commentano i consiglieri del Gruppo Pd - va nel verso giusto e dimostra l' attenzione di tutte le forze politiche marchigiane per evitare che la drammatica vertenza che sta investendo le Cartiere Fedrigoni di Fabriano si trasformi in una nuova crisi sociale. Il documento, che ricalca in sostanza quello approvato dal Consiglio comunale aperto di Fabriano, accoglie le principali proposte presentate dal gruppo Pd in queste settimane con l'obiettivo di dare continuità nell'immediato alla produzione nello stabilimento di Fabriano, salvaguardando tutti i 195 posti di lavoro a rischio, compresi le figure somministrate che rappresentano profili professionali imprescindibili per il futuro dell'azienda, ma anche per mettere al riparo i siti di Pioraco e Castelraimondo, che potrebbero nel breve futuro essere interessati da analoghi provvedimenti di chiusura o ridimensionamento".
    "Sicuramente è importante - affermano i dem - la costituzione di un tavolo nazionale al Ministero del Made in Italy. Sarebbe stato meglio, però, che il governo nazionale si fosse dimostrato più reattivo e tempestivo, convocando le parti prima del 24 ottobre, data dell'incontro a Fabriano tra l'azienda e i sindacati, così da scongiurare il rischio di arrivare all'appuntamento romano con i giochi già fatti. Purtroppo così non è stato e l'incontro che si svolgerà il 4 novembre, rischia di compromettere la richiesta delle organizzazioni sindacali di procrastinare le decisioni assunte dall'azienda per guadagnare tempo utile a creare le condizioni per un'eventuale acquisizione degli stabilimenti da parte di nuovi acquirenti slegati dal mondo della finanza o, come da noi proposto, da parte del Poligrafico dello Stato". "Un'ipotesi, quest'ultima, - conclude il Gruppo dem - assolutamente credibile e percorribile, considerato che fino al 2002 lo Stato deteneva il 98% delle quote della Cartiere e che nel 2017 aveva avanzato la disponibilità a rilevare lo stabilimento. Non è un caso che anche la giunta, come confermato dall'assessore Aguzzi, si stia allineando a questa posizione, con il presidente Acquaroli che avrebbe già sondato la disponibilità del ministro Urso. Certo è che noi continueremo a batterci per salvare il futuro delle Cartiere di Fabriano, uno dei più prestigiosi simboli del Made in Italy nel mondo e autentico patrimonio della nostra cultura e della nostra identità".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza