"Il Cpr è uno strumento di governo
dell'immigrazione illegale, nel nostro Paese ci sono 500mila
persone che vivono illegalmente, molti di questi commettono
gravi reati, la popolazione carceraria è composta da metà di
persone che vivono illegalmente: quindi è un strumento di
governo dell'ordine pubblico". Lo ha detto l'assessore regionale
e vice presidente Filippo Saltamartini, che ha la delega anche
per le politiche integrate per la sicurezza, in merito
all'ipotesi di realizzare un Centro di permanenza per i rimpatri
(Cpr) a Falconara Marittima, in via delle Caserme, di fianco
all'aeroporto, per ospitare fino a cento migranti irregolari.
"Non c'entra nulla il problema che viene oggi manifestato
dalle opposizioni - ha aggiunto -, che quando erano al governo
hanno approvato questi provvedimenti; la posizione della Regione
è conforme alla linea del governo perché si tratta di uno
strumento di governo dell'ordine pubblico e della prevenzione
dei reati". "La Regione - ha ribadito Saltamartini - non ha
margini per opporsi all'esercizio di un potere legittimo che è
previsto in Costituzione. Non capisco perché viene evocata la
Regione in un procedimento che riguarda l'individuazione dei
centri che sono previsti dalla legislazione approvata dalla
sinistra del nostro Paese".
"Noi dobbiamo difendere la libertà dei cittadini, - ha
affermato il vice presidente - e garantire alle persone che
sbarcano nel nostro Paese i diritti umani fondamentali e in
questi centri c'è il rispetto, al di là di quello che si dice,
dei diritti fondamentali: si assicurano il cibo, le condizioni
igieniche, sanitarie, alimentari. Poi è evidente che c'è anche
una strumentalizzazione politica sull'argomento. La maggior
parte di queste persone - ha proseguito - si presenta in Italia
strappando i documenti d'identità, rendendone impossibile
l'identificazione perché non vogliono tornare nei Paesi
d'origine. Dietro il fenomeno ci sono associazioni criminali che
sfruttano l'immigrazione clandestina, impoveriscono i Paesi di
provenienza. L'Italia non può diventare il serbatoio dell'Africa
e delle condizioni di povertà che quel continente subisce: noi
siamo in grado di garantire un'immigrazione regolare di persone
che vengono in Italia, possono lavorare e, in base al reddito
possono avere condizioni sociali minime per poter evitare di
finire sotto la criminalità organizzata. Sono persone che
saranno in grado, attraverso il reddito, di avere una casa,
educare i figli, pagare le tasse, persone che devono avere gli
stessi diritti e le stesse garanzie dei cittadini italiani".
Sulla vicenda netta contrarietà del Pd che parla di "chiara
la volontà del centrodestra di realizzare una nuova struttura
detentiva in prossimità dell'aeroporto". "Purtroppo - ha
attaccato il consigliere Antonio Mastrovincenzo - siamo molto
delusi dalla posizione della giunta circa l'ipotesi di
realizzare un Cpr in prossimità dell'aeroporto di Falconara,
ipotesi che si fa sempre più concreta e che, al momento, non
vede una presa di posizione contraria del Presidente Acquaroli e
del centrodestra marchigiano"; "anzi, dalla risposta data oggi
in aula dall'assessore Saltamartini agli atti ispettivi
presentati dal nostro Gruppo assembleare, sembra proprio che la
Regione intenda favorire questa soluzione. Noi restiamo
fortemente contrari a questo progetto, a Falconara come nel
resto delle Marche e del Paese, anzitutto perché riteniamo che i
Cpr rappresentino vere e proprie strutture detentive dove
vengono richiuse persone senza che abbiano commesso alcun reato.
Frequentemente al loro interno si negano i più elementari
diritti e si consumano violenze e soprusi. I Cpr andrebbero
superati, altro che costruirne di nuovi. Siamo molto sorpresi
del fatto che il presidente Acquaroli e la sindaca Signorini non
ne sapessero nulla. E' così che funziona la decantata filiera
istituzionale del centrodestra? Roma ordina e le Marche
obbediscono silenti?".
"Prendiamo atto della abissale distanza tra noi e la giunta -
aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale Maurizio
Mangialardi - ma non ci sorprende, visto che questo centrodestra
marchigiano è figlio della stessa cultura politica di quel
governo nazionale che ha sprecato quasi un miliardo di euro,
sottraendolo alla sanità, per realizzare un centro detentivo in
Albania. Al di là di tutte le gravi e note violazioni sul piano
dei diritti della persona e disumanità dei Cpr, ci preoccupa il
metodo autoritario con cui il governo intende imporre a
Falconara e alle Marche questa struttura, senza concertazione
con il territorio. Ci preoccupa ancora di più come la giunta
accetti tutto ciò supinamente. Sembra che Acquaroli e Brandoni,
che pure è stato sindaco di Falconara, ignorino le numerose
criticità che riguardano il sito in cui si intende ubicare il
futuro Cpr, ovvero l'ex caserma Saracini. Il presidente e
l'assessore non hanno nulla da obiettare rispetto alla fragilità
del territorio di Falconara dal punto di vista idrogeologico? Lo
sanno che l'ex Saracini è collocata in un'area esondabile?
Ripensateci, e fatelo al più presto. Depositeremo già oggi una
mozione che verrà discussa nella prossima seduta in cui
chiederemo alla giunta di impegnarsi per interrompere la
realizzazione del Cpr a Falconara e, soprattutto, per chiedere
al governo Meloni il superamento del sistema della detenzione
amministrativa".
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