La Conferenza regionale ha
approvato il progetto per il recupero della cinta muraria di
Cingoli, nel Maceratese, per un importo di 2 milioni di
euro.L'intervento prevede lavori sulla porzione di mura
medievali che si sviluppa da Porta Piana fino alla Portella e
tra Porta Spineto e le mura storiche sottostanti il convento di
San Benedetto, per una lunghezza totale di 1,8 chilometri circa.
Tutto ciò perché le scosse di terremoto del 2016 e 2017 hanno
aggravato la situazione di quello che rappresenta uno dei tratti
distintivi e più ammirati del centro storico cingolano. "Il
patrimonio storico del cratere è innegabilmente vasto e prezioso
in tutte le sue manifestazioni - spiega il commissario
straordinario alla ricostruzione Guido Castelli - Nostro dovere
non è solo ricostruire ma preservare tali tesori". La
progettazione ha suddiviso il lavoro in quattro settori, per i
quali sono previste diverse tipologie di intervento. Il primo
comprende unicamente Porta Piana, oggetto di una pulizia
approfondita dei fregi in pietra tramite una soluzione di sali
di ammonio disciolti in acqua. Il secondo si sviluppa da Porta
Piana fino a Portella mentre il terzo include Porta Spineto e il
muro adiacente. Gli interventi sui tratti di mura inclusi in
questi raggruppamenti hanno come scopo principale quello di
migliorarne la coesione e la stabilità. Infine il quarto
settore, di cui fanno parte le mura del convento di San
Benedetto, che si sviluppano su due livelli. Qui sono previsti,
tra le altre cose, lo smontaggio e rimontaggio della fascia
sommitale della porzione di mura poste più in alto, compreso il
manto di copertura in coppi, e l'esecuzione di cuci e scuci di
muratura nei tratti fessurati.
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