"La ricostruzione del centro
storico di Camerino (Macerata) è stata avviata, dopo anni
difficili finalmente abbiamo intrapreso la strada giusta": a
dirlo all'ANSA, a ridosso dell'ottavo anniversario dai terremoti
dell'ottobre 2016, è il sindaco Roberto Lucarelli.
"Il centro storico - spiega il sindaco - sarà recuperato in
tre fasi, la prima che riguarda la parte più perimetrale vede
presentati tutti e 68 i progetti previsti che porteranno al
restauro di 130 edifici". "Di questi 68 progetti - aggiunge
Lucarelli - il 60% sono stati già decretati e i lavori
inizieranno a breve". Una decina di interventi sono stati
avanzati anche per le zone più interne della città ducale in
provincia di Macerata. "Fuori dal centro storico - sottolinea il
sindaco - possiamo dire che la ricostruzione è ben avviata, solo
nell'ultimo anno abbiamo avuto un più 50% di pratiche
presentate".
Lucarelli parla degli errori del passato, di una macchina
burocratica che ha fatto "enorme fatica" ad avviarsi e "ci
metterei la firma per completare interamente la ricostruzione di
Camerino in altri dieci anni". "Un tempo - spiega - che di fatto
è contenuto nelle ordinanze speciali firmate dal commissario
straordinario Guido Castelli, ma sono tempi che dovranno trovare
anche la collaborazione dei professionisti e delle ditte
incaricate".
Sul fronte della ricostruzione pubblica l'ordinanza Camerino
ha già permesso la demolizione della scuola Betti e del
tribunale, "poi abbiamo il recupero di quattro situazioni molto
importanti per la città", evidenzia Lucarelli, spiegandola una
per una. "Si inizia - dice - con il teatro Filippo Marchetti e
l'adiacente Municipio, poi abbiamo il palazzo di Banca Marche,
la ristrutturazione della Rocca Borgia e il parcheggio
meccanizzato".
Se la ricostruzione materiale della città è la priorità, non
da meno è quella sociale ed economica: "dobbiamo lavorare per
creare le condizioni perché i nostri giovani possano restare a
Camerino - spiega Lucarelli - Questo lo possiamo fare se
renderemo attrattivi questi territori sotto il profilo
imprenditoriale ed è per questo che dovremmo arrivare a una zona
economica speciale". "Come amministrazione stiamo anche
lavorando a un progetto che permetta di non perdere attività
commerciali nel centro storico", fa sapere il sindaco che pensa
anche a come impiegare le casette Sae in futuro: "ne abbiamo
307, una piccola parte potrebbe essere utilizzata, un domani, a
uso turistico o di condominio sociale, ma molto dipenderà dallo
stato conservativo delle abitazioni".
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