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Sisma, sindaco Teramo chiede nuove misure economiche per cratere

Sisma, sindaco Teramo chiede nuove misure economiche per cratere

"Senza ristori rischio morte commerciale e spopolamento"

TERAMO, 26 gennaio 2025, 15:17

Redazione ANSA

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Sisma 2016 e attività produttive, il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, chiede nuove misure economiche dedicate al cratere del Centro Italia: "Vanno tutelati tutti quegli esercizi che soffrono per i lavori di ricostruzione. Serve un intervento immediato e urgente del Governo e del Parlamento" dichiara in una nota. "Oggi viviamo una situazione, legata all'alto numero di inagibilità connesse al sisma, anche parziali, registrate dopo il terremoto del 2016-2017, in cui molte attività che hanno iniziato a lavorare dopo il terremoto sono costrette a chiudere o comunque a spostarsi altrove perché gli edifici in cui operano sono interessati da interventi di ricostruzione. Questo genera una grande sofferenza economica e una serie di spese aggiuntive e insostenibili, senza che abbiano diritto ad alcun ristoro, con l'effetto della morte commerciale".
    Lo scorso anno D'Alberto, nel ruolo di coordinatore delle Anci del cratere, aveva condiviso con l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione (Usr) un emendamento al Testo unico sulla ricostruzione privata, poi approvato, che prevedeva un indennizzo per le attività produttive che, in seguito ai danni del sisma, avevano necessità di chiudere temporaneamente, per massimo di sei mesi, per consentire la realizzazione dei lavori.
    "Purtroppo ad oggi gli indennizzi, in base a quanto previsto dalla normativa e a differenza di quanto previsto per il sisma 2009, sono concessi solo ad attività che erano già in esercizio alla data del terremoto - spiega il primo cittadino - lasciando fuori chi, pur avendo iniziato a lavorare dopo, oggi si trova comunque a pagare le conseguenze dei danni del sisma. Una situazione che, insieme alle numerose modifiche normative, ai cantieri per il Superbonus e ad attività che interessano i progetti di rigenerazione urbana, incide pesantemente soprattutto sul commercio, come sta avvenendo a Teramo. Siamo di fronte a una disparità di trattamento inaccettabile, che penalizza centinaia di esercizi in tutto il cratere e mette a rischio molti posti di lavoro".
    "Facendomi portavoce di tutto il cratere sismico del centro Italia, chiedo al Governo e al Parlamento di intervenire sulla questione, anche per evitare uno spopolamento dei centri storici nelle more dei lavori di ricostruzione. Su questo aspetto c'è sempre stata una chiusura a livello governativo - prosegue D'Alberto - ma sono convinto che oggi il Governo e il Parlamento debbano necessariamente farsi carico di questa problematica. Nei giorni scorsi ho sentito il commissario Guido Castelli e il direttore dell'USR Vincenzo Rivera e nei prossimi giorni scriverò al Governo e ai Parlamentari del cratere per chiedere ufficialmente l'introduzione, già dalle modifiche attualmente in discussione in Parlamento alla normativa sulla ricostruzione, di un'apposita norma".
    "Una richiesta - aggiunge D'Alberto - che, sono sicuro, sarà condivisa e supportata dallo stesso commissario e dall'USR e che va nella direzione di cancellare questa insostenibile disparità di trattamento tra le diverse attività del cratere".
    "In questo dibattito è necessario anche che dia risposte anche la Regione Abruzzo - conclude il sindaco - che nell'approvazione dell'ultima finanziaria ha bocciato un emendamento presentato dal consigliere Sandro Mariani, che chiedeva il rifinanziamento della legge regionale n.32 del 23 agosto 2019 relativa al sostegno economico alle piccole e medie imprese commerciali e artigiane che lavorano nei territori interessati dalla ricostruzione 2009 e 2016".
   

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