Il calo demografico è una delle
emergenze più gravi per il futuro delle aree interne. Lo ha
ribadito il commissario straordinario per la ricostruzione,
Guido Castelli, intervenendo all'Università di Macerata per la
presentazione del suo libro Mediae Terrae. Dopo il terremoto: la
rinascita dell'Italia centrale oltre la fragilità del
territorio.
"Proprio oggi i dati Istat ci propongono un quadro
preoccupante: la fecondità in Italia è scesa a 1,18 figli per
donna nel 2024, superando il minimo storico del 1995 - ha
ricordato Castelli - Questo calo delle nascite è un dato
allarmante per le comunità già provate dal sisma del 2016. Per
questo ho ribadito agli studenti che la vera sfida è il
neopopolamento: solo così la ricostruzione potrà essere anche
riparazione dei legami sociali ed economici".
L'incontro, organizzato nell'ambito del progetto
"Dipartimento di eccellenza" del Dipartimento di Giurisprudenza,
ha visto la partecipazione del rettore John McCourt, della
direttrice del Dipartimento di Economia e diritto Elena Cedrola
e del docente di diritto tributario Giuseppe Rivetti. Presenti
in aula numerosi studenti e rappresentanti delle istituzioni
territoriali.
Nel suo intervento, il rettore McCourt ha sottolineato
l'importanza di una ricostruzione non solo fisica, ma anche
economica, sociale e culturale. "Il nostro intento è quello di
lavorare con il territorio e per il territorio - ha sottolineato
- Dopo un terremoto, come dopo un ictus, il primo soccorso è
vitale, ma altrettanto fondamentali sono gli interventi di
riabilitazione. Solo così possiamo restituire vita ai borghi,
rendendoli attrattivi anche per il turismo".
Un esempio concreto di ripartenza è stata la riqualificazione
delle sedi dell'ateneo danneggiate dal sisma. "Questi spazi sono
fondamentali per gli studenti, soprattutto dopo il periodo della
pandemia", ha evidenziato la direttrice Cedrola. Il professor
Rivetti ha definito il libro di Castelli "un atto d'amore verso
il territorio", richiamando la necessità di politiche per
incentivare la permanenza delle comunità nelle aree interne.
Il commissario post sisma 2016 ha illustrato le misure
avviate per rendere le aree interne più attrattive e sicure, tra
cui il progetto Next Appennino, finanziato con circa 2 miliardi
di euro, e investimenti sulla viabilità e sulla
digitalizzazione, con la creazione di data center avanzati e la
semplificazione amministrativa. "L'Università e la formazione
continua hanno un ruolo strategico per il futuro del cratere",
ha concluso il commissario.
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