"Si vuole far morire il turismo
balneare in Italia e, quindi, la stragrande maggioranza del
turismo italiano perché le nuove regole non consentiranno di
fare investimenti a lungo raggio come fatto finora con qualità e
servizi che ci invida tutto il mondo". Così il presidente del
Sindacato italiano balneari (Sib) per il Molise Domenico
Venditti a proposito della riforma delle concessioni balneari
che prevede una proroga fino al 2027.
"Una legge pasticciata, confusionale, difficile da
interpretare anche dagli addetti ai lavori - prosegue Venditti
-. Una proroga di tre anni che non aiuta il comparto balneare a
rialzare le sorti degli ultimi 15 anni che hanno visto lo stallo
degli investimenti a causa dell'incertezza. Una legge che è
stata fatta senza interpellare minimamente né le associazioni di
categoria né i comuni e le regioni, gli attori principali.
Nessuna concertazione con gli enti locali. Noi chiedevamo e
chiediamo una riforma giusta per i balneari che tuteli gli
investimenti fatti. L'unica certezza di cui chiedevamo conto non
è stata garantita non riconoscendo l'indennizzo ai proprietari
uscenti degli investimenti fatti del comparto balneare che
rappresenta in Italia oltre il 60% del turismo nazionale".
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