Di fonte ad una "incertezza sui
tempi di realizzazione delle gigafactory di Termoli" il ministro
Adolfo Urso "ha comunicato che procederà a ricollocare i fondi
Pnrr destinati alla gigafactory verso altri investimenti
coerenti con la transizione energetica del comparto", ma "ha
assicurato che da parte del governo c'è la disponibilità a
valutare di destinare ulteriori fondi, di altra natura, quando
Acc sarà in grado di presentare il nuovo piano industriale per
Termoli comprensivo della nuova tecnologia". Emerge dal tavolo
al Mimit sull'Acc per la gigafactory di Termoli, presieduto dal
ministro e alla presenza del presidente della Regione Molise,
dei rappresentanti dell'azienda, di Stellantis e dei sindacati.
Secondo quanto si apprende, Acc avrebbe manifestato incertezza
sui tempi di realizzazione delle gigafactory di Termoli e di
Kaiserslautern, a causa della necessità di sviluppare una
tecnologia più performante capace di rendere le batterie
elettriche più efficienti e con minori costi di produzione.
"Ci mobiliteremo contro il protrarsi dell'incertezza verso lo
stabilimento di Termoli. L'incontro tenutosi oggi presso il
Ministero delle Imprese non è riuscito purtroppo a fare
chiarezza sul futuro, ora, ancora più incerto dello stabilimento
di Termoli". Così Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR. "Acc ha
dichiarato che sta procedendo con le sue attività di ricerca e
sviluppo per la produzione di nuove celle meno costose e più
efficienti, ma solo a inizio 2025 dovrebbe avere pronto un nuovo
tipo di batterie da fornire a Mercedes e a Stellantis, così da
poter avviare gli investimenti a Termoli e in Germania -
proseguono i sindacati -. Stellantis ha assicurato in linea di
principio la garanzia della continuità dello stabilimento di
meccaniche di Termoli, tuttavia non ha individuato nuovi
prodotti in grado di compensare il progressivo calo dei volumi e
la preannunciata fine del Fire e oggi si ricorre in maniera
massiccia all'utilizzo di ammortizzatori sociali".
Secondo le sigle, "il ministero si è detto costretto a
svincolare le risorse del Pnrr stanziate per la creazione della
gigafactory, anche se disponibile a cercare nuove, ma ancora
imprecisate, forme di finanziamento". Il prossimo incontro al
Mimit è previsto entro ottobre ma le organizzazioni sindacali
"non hanno intenzione di accettare lo stato di incertezza e di
progressivo declino in cui versa lo stabilimento di Termoli".
Nei prossimi giorni saranno decise nuove forme di mobilitazione.
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