"La mia carriera agonistica
finisce e inizia, a piccoli passi, quella dall'altra parte della
barricata, con tutta la voglia di dare il massimo per gli altri
e di crescere insieme a loro, con dedizione, studio e più
attenzione possibile, sempre al servizio delle Fiamme Oro".
Attraverso i suoi canali social Maria Centracchio, la judoka
isernina medaglia di bronzo alle olimpiadi di Tokyo 2020, ha
annunciato il ritiro dallo sport a livello agonistico e il suo
nuovo inizio come formatrice nella disciplina che le ha
consentito di realizzare un sogno, con grande fatica e
dedizione.
"È passato un po' di tempo, tre anni per l'esattezza, dalla
mia ultima volta sul tatami di gara - ha ricordato nel post -,
tre anni da quando ho realizzato il mio sogno più grande,
lasciando Tokyo con una medaglia olimpica al collo. Da quel
momento in poi tantissime cose hanno preso una forma diversa:
tra queste, il judo è rimasto sempre la mia passione e il mio
obiettivo principale, ma il modo di viverlo è cambiato".
"Continuo a desiderare di realizzare qualcosa di importante
attraverso il judo - ha aggiunto - però qualcosa di meno
tangibile, meno evidente. Non si tratta di titoli o di medaglie,
non si tratta di me in prima persona: si tratta di vedere gli
occhi felici e soddisfatti di un atleta che fa dei progressi,
cresce e raggiunge i suoi obiettivi, anche grazie al mio aiuto;
di sapere di essere un punto di riferimento per chi vuole
arrivare in alto; di fornire a queste persone anche quelle cose
che a me sono mancate e che ho imparato a trovare e gestire da
sola".
E poi un ringraziamento a tutti coloro che "giorno per giorno
mi permettono di credere nella bellezza di questa missione e
che, senza saperlo, con la loro fiducia e dedizione, mi regalano
la gioia di sognare, anche quando non è facile".
Infine un messaggio di fiducia e speranza per i giovani.
"Come atleta ho imparato che le uniche persone da convincere
riguardo al proprio valore siamo noi stessi, che lavorare con
cuore e intelligenza, prima o poi, porta sempre qualcosa di
buono e che i fatti sanno parlare meglio di tutto; così, sempre
con i fatti, spero di costruire qualcosa di bello per il
percorso che verrà".
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