Presidio di lavoratori, sindacati
e sindaci del Basso Molise alla Stellantis di Termoli. In
contemporanea alla manifestazione nazionale di Roma, un
centinaio di operai dello stabilimento di Termoli con i
sindacalisti di Fismic-Confsal, Ugl Metalmeccanici e Aqcf, si
sono ritrovati per un sit-in. Presente il presidente del
Consorzio industriale Valle Biferno, Pierdonato Silvestri.
"E' stata una bella manifestazione, da parte oltre che dei
lavoratori, anche delle forze politiche. Ci riteniamo
soddisfatti - dichiara Giovanni Mercogliano della Fismic - Noi
chiediamo che questa transizione all'elettrico venga fatta in
una maniera più graduale e di permettere alla motorizzazione
ibrida di continuare ad essere prodotta negli stabilimenti
automotive in Italia. Questo permetterà di salvare tanti posti
di lavoro e di avere ancora una struttura come l'ha avuta negli
ultimi anni. I prossimi step dovrebbero essere a novembre, ma
devono ancora essere formalizzati. Con il ministero vogliamo un
dialogo continuo per fare il punto della situazione e capire la
fattibilità della Gigafactory, fondamentale nella transizione
all'elettrico. Stellantis si è dato un obiettivo con il Piano
industriale del 2030 che è quello di elettrificare il parco auto
e, per fare questo, ha bisogno di batterie prodotte in Europa,
per questo devono realizzare le tre Gigafactory. Noi non
molliamo sul progetto dell'impianto di batterie a Termoli. Su
questo territorio ci sono dei cantieri aperti che stanno
portando avanti i lavori di implementazione, un po' a rilento,
ma stanno andando avanti".
Per il sindaco di Termoli, Nicola Balice, "quella di oggi è
una protesta marcata e condivisa. Oggi è la dimostrazione della
vicinanza delle istituzioni alle maestranze di Stellantis. Le
notizie che arrivano sono discordanti e negative. Come
Istituzioni saremo presenti con loro, non solo oggi, ma
qualsiasi iniziativa civile vogliano intraprendere ci vedranno
al loro fianco. Questo territorio va difeso assolutamente.
Questa è la realtà più importante del Molise, di tutto il
Molise. Termoli ha il 90% dell'agro del Cosib per cui noi siamo
in prima linea con i lavoratori, le maestranze, i sindacati per
difendere i loro diritti e capire cosa si voglia fare di
quest'azienda così grande. Sono ottimista di natura e credo che
una soluzione si troverà".
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