Tensioni in serata a Tirana durante
una protesta dell'opposizione albanese di centrodestra guidata
dal Partito Democratico, Pd, principale forza di opposizione
guidata dall'ex premier Sali Berisha. Davanti al Palazzo del
governo, i sostenitori dell'opposizione hanno lanciato una serie
di bombe Molotov, per poi proseguire una marcia che si è fermata
davanti alla sede del Partito socialista del premier Edi Rama.
Anche qui, una pioggia di molotov è finita contro la facciata
dell'edificio, andata in fiamme. La polizia è intervenuta per
spegnere il fuoco, mentre ha fatto uso di fumogeni per
disperdere la folla, a capo della quale sono gli esponenti del
Pd. Lo stesso scenario si è poi ripetuto davanti alle sedi del
ministero dell'Interno e del Comune di Tirana, guidato dal
sindaco socialista Erion Veliaj. Oltre ai fumogeni, la polizia
ha azionato anche gli idranti. "Quella di oggi è solo l'inizio
di una battaglia che proseguirà fino alla nostra vittoria", ha
dichiarato ieri Berisha, il quale si trova dallo scorso dicembre
agli arresti domiciliari, e in attesa dell'avvio di un processo
che lo vede sott'accusa per corruzione "per aver favorito il suo
genero nella privatizzazione dei terreni di una società
sportiva" a Tirana, sui quali è stato poi costruito un complesso
di palazzi. L'opposizione chiede un esecutivo tecnico che possa
organizzare le prossime elezioni parlamentari, sostenendo che
"con il governo di Rama non si possono avere elezioni libere e
oneste".
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