"Questo accordo per l'idrogeno verde
che noi firmiamo con i paesi anche dall'altra sponda del
Mediterraneo è un passo che va nella direzione di sostegno alle
imprese. Fa parte di una strategia per avere un mix energetico
che ci possa rendere liberi e ridurre il costo d'energia, che
veramente rende le nostre imprese meno competitive". Lo ha detto
il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine della firma
a Villa Madama a Roma della Dichiarazione sul Corridoio
meridionale dell'idrogeno (South H2) fra Italia, Austria,
Germania, Tunisia e Algeria. "Se i nostri prodotti costano
troppo a causa dell'energia, rischiano di non essere
competitivi, nonostante la loro straordinaria qualità - ha
proseguito Tajani -. Quindi la lotta per abbassare il prezzo
d'energia per noi è fondamentale, e credo che il lavoro del
ministro Pichetto-Fratin vada nella giusta direzione, anche
quando punta sul nucleare". "Anche l'Europa ha bisogno di un
mercato unico dell'energia - ha detto ancora il ministro -,
perché dobbiamo evitare che una concorrenza sleale all'interno
dell'Unione Europea possa mettere le nostre imprese in
condizioni di non poter competere con le altre". Secondo Tajani,
il gasdotto per l'idrogeno da 3.300 km dall'Algeria fino alla
Germania ha "una valenza non soltanto economica, ma anche
politica. Noi abbiamo sempre detto che il Mediterraneo e
l'Africa devono rappresentare una priorità per l'Unione Europea
e per la Nato. La presenza della Commissione Europea oggi qui
(come osservatore insieme alla Svizzera, n.d.r.) dimostra che
abbiamo visto giusto. La scelta della presidente von der Leyen
di nominare una commissaria al Mediterraneo rappresenta proprio
la volontà di Bruxelles di guardare, come richiesto dall'Italia,
con grande attenzione a questa parte del mondo".
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