Il leader nazionalista
serbo-bosniaco Milorad Dodik ha annunciato un referendum
sull'indipendenza della Republika Srpska dalla
Bosnia-Erzegovina. "C'è la decisione sulla separazione, ma non è
stata ancora decisa una data concreta. E' necessario analizzare
bene il tutto. Noi lo vorremmo fare già ora, ma oltre a noi ci
sono altre due parti in tale processo, e per questo naturalmente
serve tempo", ha detto Dodik in dichiarazioni alla Tass, riprese
dai media a Belgrado.
Il leader serbo-bosniaco, che è presidente della Republika
Srpska, è da ieri a San Pietroburgo dove, a margine del Forum
economico internazionale (Spief), ha incontrato il presidente
russo Vladimir Putin. Sulla base degli accordi di Dayton che nel
1995 posero finre alla guerra, la Bosnia-Erzegovina si compone
di due entità - la Republika Srpska a maggioranza serba e la
Federazione croato-musulmana - e di tre popoli costitutivi,
bosgnacchi musulmani (circa il 50%), serbi ortodossi (circa il
30%) e croati cattolici (circa il 15%), oltre ad altre piccole
minoranze. Da tempo Dodik esprime crescente insofferenza e
insoddisfazione per la difficile convivenza della componente
serba in particolare con la maggioranza di popolazione bosgnacca
musulmana, insofferenza cresciuta fortemente dopo la recente
adozione all'Assemblea generale dell'Onu di una controversa
risoluzione sul genocidio di Srebrenica. Un documento voluto
dalla componente bosniaca musulmana e appoggiato dal fronte
occidentale - Usa e Germania in testa - ma fortemente avversato
da serbi e serbo-bosniaci per i quali l'obiettivo di tale
decisione altro non era che marchiare i serbi con lo stigma di
'popolo genocida'. I serbi negano che a Srebrenica nel luglio
1995 vi sia stato un genocidio ai danni dei bosniaci musulmani.
Dopo lo strappo causato dalla risoluzione all'Onu, Dodik
aveva annunciato una proposta di 'dissociazione pacifica' da
parte della Republika Srpska, ma ora alza decisamente il tiro
parlando apertamente di indipendenza della componente serba dal
resto della Bosnia-Erzegovina. A suo dire, per la Republika
Srpska restare in seno alla Bosnia-Erzegovina sarebbe una
perdita di tempo e di risorse. "Noi in nessun modo vogliamo
creare instabilità sul territorio del nostro Paese, per questo
abbiamo proposto alla Bosnia-Erzegovina di separarci", ha detto
Dodik.
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