In buona parte dei Balcani
occidentali si va lentamente normalizzando la situazione con
l'erogazione di energia elettrica, dopo il colossale blackout
che ha interessato da metà giornata Montenegro, Albania,
Bosnia-Erzegovina, Croazia e anche parte della Grecia. Uno stop
elettrico regionale senza precedenti che ha provocato non pochi
problemi all'industria, alle attività produttive, al traffico e
alla vita quotidiana dei cittadini. Stando alle ultime
informazioni, a provocare il blackout sarebbe stata una
esplosione su una importante linea di trasmissione in
Montenegro, e a ciò si sarrebero aggiunti problemi di
sovraccarico della rete a causa delle temperature molto alte di
questi giorni. Tante le località dell'intera regione balcanica,
comprese città importanti come Spalato, Zara, Sarajevo, Tirana,
Durazzo, Scutari, Mostar, Banja Luka, rimaste per ore
paralizzate per l'assenza di elettricità. A Sarajevo in
particolare si sono rivissuti momenti che hanno fatto tornare
alla mente i giorni del drammatico assedio durante la guerra di
Bosnia del 1992-1995, quando la capitale bosniaca era
costantemente priva di elettrività, acqua, trasporti, servizi
pubblici. La città oggi a causa del blackout elettrico si è
fermata per alcune ore - tram e filobus bloccati, semafori
spenti, taxi presi d'assalto,, e additittura è immediatamente
salito il prezzo delle bottiglie d'acqua nei negozi. Dopo le
16.30 a Sarajevo è cominciato il ripristino del'energia
elettrica e gli abitanti hanno tirato un sospiro di sollievo
dopo il ritorno seppur breve dei fantasmi della guerra. Notizie
confortanti su un graduale ritorno alla normalità giungono anche
dagli altri Paesi interessati dal colossale blackout elettrico.
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