"I troppi morti ci ammoniscono a non
accettare i semi antichi e nuovi di odio e pregiudizio. Non
vogliamo che i confini siano muri o, peggio, trincee, ma
cerniere e ponti! Lo vogliamo perché questo è il testamento di
chi sulle frontiere ha perso la vita. Lo vogliamo anche per
quanti, a prezzo di terribili sofferenze, si sono fatti migranti
e chiedono di essere considerati quello che sono: persone! Il
Vangelo ci aiuta a capire che siamo fatti gli uni per gli altri,
quindi gli uni con gli altri. La nostra casa comune richiede un
cuore umano e spiritualmente universale". Così il cardinale
Matteo Zuppi, presidente della Cei, durante la cerimonia di
apertura della Settimana sociale dei cattolici italiani, a
Trieste.
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