"Il futuro dei Balcani
Occidentali è nell'Unione europea. Questa intuizione non è
certamente nuova. E' stata data ai sei Stati dall'Unione Europea
a Salonicco più di 20 anni fa. È quindi giunto il momento che a
queste parole seguano azioni concrete". Lo ha detto il
cancelliere tedesco, Olaf Scholz in conferenza stampa al termine
del vertice del processo di Berlino sui Balcani Occidentali. "La
Germania ha creato il cosiddetto Processo di Berlino dieci anni
fa. Dal 2014, nei Balcani occidentali ci impegniamo a superare
le divisioni, a creare nuove connessioni e a collegare più
strettamente tra loro i sei paesi" ha ricordato Scholz, che ha
detto di voler "portare avanti" tale iniziativa "con la massima
priorità". Durante la riunione odierna sono stati raggiunti
"importanti progressi che rendono più semplice la vita dei
cittadini della regione" come "il piano d'azione per il mercato
comune regionale appena firmato", ha spiegato. "Un secondo
esempio è l'accordo di mobilità per promuovere lo scambio di
studenti" ha aggiunto. "È stata concordata anche una
dichiarazione congiunta per lavorare più strettamente insieme
per combattere la migrazione e la criminalità organizzata, un
piano d'azione per combattere i rifiuti di plastica e un impegno
ad accelerare l'agenda Verde per i Balcani occidentali entro il
2030" ha proseguito.
"Non era così dieci anni fa ma oggi l'allargamento è davvero
in cima alla nostra agenda. Ci sono due condizioni chiave:
l'allineamento ai valori europei e il rispetto dello Stato di
diritto; l'integrazione economica. Ed è quanto ha previsto il
processo di Berlino". Lo ha detto la presidente della
Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa a
Berlino con il cancelliere Olaf Scholz. "Mi congratulo con te
per il ruolo da mediatore che ancora svolge la Germania", ha
aggiunto. "Noi abbiamo bisogno di un ponte tra il mercato
regionale" dei Balcani occidentali "e il mercato unico. E questo
ponte è il Piano per la Crescita che stiamo portando avanti", ha
spiegato von der Leyen sottolineando come "il processo di
Berlino sia una storia di successo". "E' molto importante il
fatto che c'è la volontà politica a lavorare insieme. E' un
processo che riguarda ogni singolo Paese ed è basato sul merito
ma ovviamente più candidati saranno nel processo di adesione e
meglio sarà".
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