La Bulgaria, dalla sua adesione
all'Ue nel 2007, partecipa per la quarta volta alle elezioni
europee per la designazione dei 17 deputati che le spettano
all'Assemblea di Strasburgo. Ma è la prima volta che il voto
europeo, in programma il 9 giugno prossimo, è abbinato alle
elezioni parlamentari nazionali, ennesima consultazione
anticipata in un panorama di forte instabilità politica che
caratterizza da alcuni anni il Paese balcanico. Le indagini
demoscopiche concordano sul fatto che appena un terzo dei
bulgari considera importanti le elezioni europee contro più del
50% che privilegia quelle nazionali. Le scelte degli elettori
tra i 31 partiti e coalizioni scesi in campo per la 50/ma
legislatura nazionale non dovrebbero essere sostanzialmente
diverse da quelle per le 30 liste per il Parlamento europeo,
stando a esperti e analisti. Sono in tanti a interpretare il
basso interesse dei bulgari per le vicende europee come un segno
di disillusione nei valori dell'Europa unita, dopo l'entusiasmo
dell'ingresso del Paese nell'Unione. Le europee in Bulgaria si
terranno, oltre che sullo sfondo di una persistente instabilità
politica, anche in una situazione di stallo economico e
crescente malessere sociale. Nessun governo dopo l'ingresso
nell'Ue, nonostante le promesse, è riuscito a combattere la
corruzione ai vertici delle istituzioni, la criminalità e
l'arbitrio dei monopoli che dominano nel Paese balcanico,
rimasto il fanalino di coda per povertà in Ue. Non stupisce
quindi l'ultimo sondaggio dell'agenzia Mediana, secondo il quale
i nazionalisti del partito Vazrazhdane (Rinascita) supererebbero
i liberali del partito Continuiamo il cambiamento (Pp) e il
partito della minoranza turca Movimento per diritti e libertà
(Dps), collocandosi al secondo posto con il 15,7% delle
preferenze dopo il partito conservatore Gerb, il favorito
secondo Mediana, con il 27,7% dei voti. Il leader di
Vazrazhdane, Kostadin Kostadinov, ha scritto su Facebook che il
suo partito opererà in seno al Parlamento europeo insieme
all'estrema destra tedesca di Alternativa per la Germania (AfD).
"Non permetteremo che l'attuale regime liberal-fascista al
potere nell'Unione europea continui. Ora abbiamo l'opportunità
di creare un vero gruppo conservatore al Parlamento europeo. I
nostri amici tedeschi possono contare su di noi", ha affermato
Konstantinov. Mediana rileva che circa un quarto degli elettori
che dichiarano di volersi recare alle urne, pari a oltre 600.000
persone, non avrebbe ancora deciso per chi votare e che la loro
decisione finale potrebbe far cambiare radicalmente l'esito del
voto anche per le europee. Il sondaggio mostra "un marcato
scetticismo e sfiducia tra i bulgari nei confronti della base
della democrazia, le elezioni". La sensazione dominante sarebbe
che le elezioni siano "fumo negli occhi" e chi e come governerà
il Paese sarà deciso da altri ambienti, esterni al processo
elettorale. Cosa questa che potrebbe determinare una bassa
affluenza alle urne, come pronosticato dal sondaggio Mediana che
prevede al massimo 2,7 milioni di elettori alle urne, dei quali
circa il 35% per le europee e il 45% per la nazionali. Secondo
l'ultimo censimento, la popolazione della Bulgaria è di 6,6
milioni di persone, delle quali 1,4 milioni risiede all'estero.
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