La Croazia è sotto choc per la
strage di oggi in una casa di riposo nell'est del Paese, con un
bilancio di cinque morti e sette feriti, quattro dei quali in
gravi condizioni. Il massacro è avvenuto stamane verso le 10 in
una residenza per anziani a Daruvar, cittadina nella Slavonia,
distante 150 km a est dalla capitale Zagabria. Stando a
informazioni ancora da confermare da fonti ufficiali, le persone
uccise sarebbero tutte donne, tra le quali anche la madre
dell'assassino, una dipendente della piccola struttura privata e
altre tre donne anziane. A sparare è stato un uomo di 51 anni,
Krešimir P., veterano della guerra degli anni Novanta e agente
della polizia militare in pensione. Prima di entrare nella casa
di riposo l'uomo ha preso un caffè in un bar poco distante, come
faceva tutti i giorni, ma questa volta, offrendo una bibita ai
presenti, si è allontanato affermando di "dover andare a
sbrigare una faccenda". Si è poi recato all'edificio che ospita
la struttura ed ha iniziato a sparare. Pochi minuti dopo era di
nuovo nello stesso bar dove, con calma, ha atteso le forze
dell'ordine alle quali si è arreso senza opporre resistenza.
L'uomo era già noto alla polizia per comportamenti violenti, di
solito in stato di ubriachezza. Il massacro ha scosso la Croazia
dove eventi del genere sono molto rari. Condoglianze ai
famigliari e solidarietà alle forze dell'ordine e ai servizi
sanitari e sociali sono state espresse da tutte le massime
cariche istituzionali e politiche del Paese. Il premier Andrej
Plenkovi si è detto "inorridito" per la strage, auspicando che
gli inquirenti facciano piena luce su tutte le circostanze della
sparatoria.Nel pomeriggio a Daruvar si recheranno alcuni
ministri e il procuratore generale.
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