La Germania ha notificato alla
Commissione Europea la sua intenzione di introdurre controlli
alle frontiere "sulla base dell'articolo 25a (4)" del Codice di
Schengen "sulle minacce prevedibili". Lo precisa all'ANSA un
portavoce dell'esecutivo Ue. L'articolo 25a prevede che,
"qualora vi sia una grave minaccia per l'ordine pubblico o la
sicurezza interna di uno Stato membro, quest'ultimo può
eccezionalmente ripristinare il controllo di frontiera su tutte
le frontiere interne o su parti specifiche di esse per un
periodo limitato fino a 30 giorni o per la durata prevedibile
della grave minaccia, se questa supera i 30 giorni". La portata
e la durata del ripristino temporaneo del controllo di frontiera
alle frontiere interne non deve ad ogni modo "superare quanto
strettamente necessario per rispondere alla minaccia grave". Il
comma 4 dell'articolo 25a stabilisce poi che "il periodo
complessivo di ripristino del controllo di frontiera alle
frontiere interne [...] non deve superare i sei mesi". Ma "in
presenza di circostanze eccezionali di cui all'articolo 29, tale
periodo complessivo può essere esteso fino a un massimo di due
anni, conformemente al paragrafo 1 di tale articolo".
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