Il livello del lago artificiale di
Mornos, il bacino idrico che rifornisce la regione greca
dell'Attica, è sceso negli ultimi due anni di oltre 35 metri,
stando ai residenti. Colpa della siccità a causa della quale sta
tornando alla luce il vecchio villaggio di Kallio, sepolto
dall'acqua anni fa per fare posto al bacino idrico, riporta
l'agenzia Ana-mpa.
Situata nella Focide, questa 'piccola Atlantide' sta
riaffiorando assieme gli edifici abbandonati, la scuola
elementare e la chiesa, mentre il livello dell'acqua sembra
ritirarsi inesorabilmente. Nel 1980, quando venne ultimato il
lago artificiale di Mornos, gli abitanti del luogo furono
costretti a trasferirsi a 390 metri di altitudine e a creare un
nuovo insediamento, lasciando che le 80 case del paese assieme
ai luoghi di ritrovo venissero sommersi. Oggi circa 60 residenti
osservano come i loro ricordi d'infanzia, le loro cose e ciò che
hanno lasciato, stiano emergendo dal passato. "Quando vengono
avvistate le case, suoniamo le campane che segnalano
l'abbassamento dell'acqua", ha spiegato all'Ana-mpa il
presidente della comunità di Kallio, Apostolis Gerodimos. La
Grecia si è lasciata alle spalle l'inverno più caldo mai
registrato e il fenomeno della siccità porta con sé grandi
preoccupazioni: "Se la carenza d'acqua continuerà sarà una
situazione da incubo", ha commentato il vicesindaco del paese,
Kostas Koutsoumbas. Tutti i residenti hanno gli occhi puntati al
cielo sperando nella pioggia e nella neve, le uniche capaci di
portare sollievo non soltanto all'Attica che fa affidamento sul
bacino idrico, ma anche agli agricoltori della zona, scrive
l'Ana-mpa.
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