Il primo ministro greco Kyriakos
Mitsotakis ha ribadito, durante un'intervista con Talk Radio,
che la risposta europea al problema dell'immigrazione non può
essere l'abolizione unilaterale dell'accordo di Schengen.
Mitsotakis ha commentato la notizia che la Germania si appresta
a rafforzare i controlli temporanei alle proprie frontiere per
fermare l'immigrazione irregolare. "La risposta
(all'immigrazione) può essere un giusto compromesso sulla
sorveglianza dei confini europei", ha dichiarato Mitsotakis,
chiarendo: "Non dovremmo gettare la palla nel campo dei Paesi di
primo ingresso". Come spiegato dal giornale greco Kathimerini,
la mossa di Berlino suscita preoccupazione per un possibile
"effetto domino" che porterebbe all'introduzione in altri Stati
membri di misure simili per il controllo delle frontiere, e al
ritorno dei richiedenti asilo rifiutati dalla Germania nei Paesi
europei in cui sono stati registrati originariamente, ovvero
Grecia e Italia. Durante l'intervista Mitsotakis ha anche
rivendicato il controllo delle frontiere elleniche effettuato
dal suo governo. "La Grecia ha difeso i confini europei
nell'Evros ed è stato il primo passo di uno sforzo sistematico
per convincere l'intera Ue che se non riusciamo a limitare il
numero di persone che attraversano le frontiere non saremo in
grado di affrontare la questione dei flussi secondari", ha
dichiarato il premier ellenico.
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