"L'Unione Europea ha introdotto
le misure contro il Kosovo per la situazione permanente di crisi
e di decisioni unilaterali e per l'escalation delle relazioni
tra il Kosovo e la Serbia. L'Ue è stata anche molto chiara sul
fatto che queste misure sono reversibili, quindi saranno
revocate nel momento in cui gli Stati membri, e non i politici
del Kosovo, decideranno che non ci sono più motivi per mantenere
in vigore queste misure, cosa che non è accaduta finora". Lo ha
detto il portavoce del Servizio europeo d'azione esterna, Peter
Stano, replicando a una domanda sulla possibilità per Bruxelles,
paventata dal primo ministro kosovaro, Albin Kurti, di revocare
le misure contro Pristina disposte a giugno dello scorso anno.
"Spetta agli Stati membri riesaminare la situazione e poi,
insieme alle istituzioni europee, decidere se revocare le misure
o meno", ha spiegato il portavoce, confermando che "le
discussioni sono ancora in corso" e che "le misure non sono
ancora state revocate".
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