Nuovo duro scontro fra Belgrado e
Pristina, con accuse reciproche di sostenere il terrorismo e
l'illegalità. Il ministro della difesa serbo Bratislav Gasic e
il capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo Petar
Petkovic hanno respinto con sdegno, definendole false e
calunniose, le affermazioni del ministro dell'interno kosovaro
Xelhal Svecla secondo cui in Serbia, con l'appoggio
dell'Esercito, sarebbero attivi campi di addestramento di
terroristi, come quelli entrati in azione lo scorso anno a
Banjska, nel nord del Kosovo.
Un'azione armata questa, secondo Svecla, il cui mandante
sarebbe stato lo stesso presidente serbo Aleksandar Vucic. "Sul
territorio della Serbia, a differenza del territorio sotto il
controllo di Pristina, non si sono mai addestrati nè si
addestrano terroristi. I terroristi in Serbia vengono arrestati
e processati, mentre a Pristina girano liberamente, si occupano
di lucrosi affari o espletano funzioni pubbliche", ha detto il
ministro Gasic. I poligoni dell'Esercito serbo, ha aggiunto,
vengono utilizzati esclusivamente per le sue necessità, e tutte
le altre informazioni e le presunte prove da parte di Svecla
sono solo menzogne e falsità. Gasic ha quindi rinfacciato alla
dirigenza kosovara di armare e addestrare formazioni
paramilitari, in violazione della risoluzione 1244 del consiglio
di sicurezza dell'Onu.
"Il compito di tali gruppi armati illegali è quello di
terrorizzare i serbi del Kosovo e di attuare in definitiva una
pulizia etnica di quel territorio ai danni della popolazione non
albanese. E gli effetti di tale opera criminale è nota a tutti",
ha affermato il ministro della difesa. Di tono analogo le
dichiarazioni di Petkovic, per il quale sono una enorme menzogna
le affermazioni secondo cui il presidente Vucic sarebbe stato il
mandante dell'attacco armato di un gruppo di serbi a una
pattuglia di polizia kosovara lo scorso settembre a Banjska, nel
nord del Kosovo. "L'unica prova che esiste è la persecuzione dei
serbi da parte (del premier kosovaro Albin) Kurti e di Svecla.
Banjska è stata la conseguenza del terrore contro i serbi. E per
voi Vucic è colpevole poichè vuole mantenere la pace e si
preoccupa del suo popolo", ha detto Petkovic.
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