In Macedonia del Nord si è aperta
la campagna elettorale in vista delle parlamentari dell'8
maggio, una consultazione che ripropone il confronto fra i due
maggiori schieramenti politici del paese - il Partito
socialdemocratico (Sdsm) al potere, guidato dal premier Dimitar
Kovacevski, e il Vmro-Dpmne, il maggior partito dell'opposizione
conservatrice che fa capo al suo leader Hristijan Mickovski.
Con lo slogan 'Non si rinuncia al futuro', il premier
Kovacevski ha avviato la campagna elettorale insistendo sulla
necessità di perseguire con la massima forza e determinazione
l'obiettivo della piena integrazione europea del Paese
balcanico. "La Macedonia del Nord merita un futuro europeo, e
non tra 10 o 15 anni, ma nei prossimi 5 o 6 anni. I giovani se
lo meritano. Devono crescere e restare nel loro Paese, che sarà
membro della Ue, con un elevato tenore di vita, una assistenza
sanitaria sviluppata, un'istruzione moderna e un ambiente sano e
pulito", ha detto Kovacevski in un evento politico al Museo di
arte contemporanea di Skopje. "Non ci arrenderemo finchè la
Macedonia del Nord non diventerà parte dell'Europa e finchè non
porteremo l'Europa nella Macedonia del Nord", ha aggiunto il
premier, che ha ribadito la volontà del governo di intensificare
la lotta a corruzione e criminalità, e di lavorare alle riforme
necessarie allo sviluppo, anche per garantire salari e pensioni
più elevati. Kovacevski non ha perso l'occasione per ribadire le
accuse a Mickovski e al suo partito di frenare i processi di
integrazione europea del Paese opponendosi alle modifiche
costituzionali richieste dalla Bulgaria.
Hanno avviato la campagna elettorale anche i partiti della
consistente minoranza albanese (il 25% circa della popolazione),
che sono divisi sul sostegno al governo di Kovacevski. La
Macedonia del Nord ha avviato il negoziato di adesione alla Ue,
ma i colloqui stentano a decollare per l'opposizione di Sofia,
che reclama modifiche alla costituzione macedone con
l'inclusione a pieno titolo della minoranza bulgara presente nel
Paese ex jugoslavo. Richieste queste accettate dall'Sdsm ma
avversate dai conservatori del Vmro-Dpmne. Le elezioni politiche
dell'8 maggio saranno precedute dalle presidenziali, in
programma il 24 aprile prossimo, il cui molto probabile
ballottaggio si terrà anch'esso l'8 maggio, unitamente alla
consultazione legislativa.
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