In Macedonia del Nord volge al
termine la campagna elettorale per la doppia chiamata alle urne
dell'8 maggio, quando si votera' insieme per le elezioni
parlamentari e per il ballottaggio delle presidenziali. In
entrambe le consultazioni i sondaggi vedono favorito lo
schieramento conservatore. Nel secondo turno delle presidenziali
a sfidarsi saranno il capo di stato uscente Stevo Pendarovski,
candidato del partito socialdemocratico (Sdsm) al governo, e
Gordana Siljanovska Davkova, sostenuta dal partito conservatore
Vmro-Dpmne, maggiore forza di opposizione. Al primo turno del 24
aprile scorso ad affermarsi e' stata con largo margine
Siljanovska Davkova con il 40,08%, che ha sopravanzato
nettamente Pendarovski fermatosi al 19,92%. Pur ritenendo
decisivo l'appoggio al ballottaggio della numerosa comunita'
albanese, che costituisce il 25% circa della popolazione
complessiva e che e' divisa in due fronti politici, uno
governativo e alleato dei socialdemocratici e l'altro
all'opposizione, gli osservatori ritengono che ad avere le
maggiori chances di successo sia la candidata conservatrice. E
sarebbe una rivincita rispetto alle precedenti presidenziali del
2019 quando gli stessi Pendarovski e Siljanovska Davkova si
sfidarno al secondo turno, con il successo allora di
Pendarovski. La legge prevede che a vincere il ballottaggio e'
il candidato che ottiene piu' voti, a condizione che
l'affluenza alle urne sia di almeno il 40% degli aventi diritto.
Anche per le parlamentari, che si terrano ugualmente mercoledi'
prossimo, le previsioni danno in vantaggio il partito
Vmro-Dpmne sui socialdemocratici Sdsm. In vista della chiusura
della campagna elettorale lunedi' sera, i leader dei due
schieramenti lanciano gli ultimi appelli agli elettori a recarsi
numerosi alle urne. Il leader socialdemocratico Dimitar
Kovacevski insiste sull'importanza di votare per un futuro
libero ed europeo per la Macedonia del Nord, mettendo in guardia
da una vittoria della destra che vorrebbe dire una brusca
frenata alla prospettiva europea del Paese, con un pericolo per
media e magistratura indipendenti. "Sarebbe come tornare
indietro di oltre 20 anni". conservatori del Vmro-Dpmne,
partito guidato da Hristijan Mickoski, puntano da parte loro sui
sentimenti nazionalpatriottici della popolazione, criticando gli
accordi raggiunti da Skopje con Grecia e Bulgaria e sostenendo
di voler 'restituire la Macedonia ai macedoni'. Non quindi
'Macedonia del Nord', il nuovo nome frutto del tanto atteso
accordo con Atene che sblocco' alcuni anni fa la strada
all'integrazione euroatlantica del paese ex jugoslavo, ma solo
'Macedonia' come era stato nei decenni precedenti.
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