"Abbiamo iniziato questo mandato
con tre Paesi candidati e abbiamo assistito a negoziati per
l'adesione con due Paesi candidati e due che aspettavano da anni
di poterlo fare. Oggi abbiamo nove Paesi candidati, di cui
quattro stanno già negoziando, tre hanno il via libera per farlo
e oggi abbiamo un programma chiaro insieme agli strumenti
necessari per accelerare la reintegrazione. Ciò significa
colmare il divario economico e sociale tra l'Ue e i candidati,
anche prima che l'allargamento abbia effettivamente luogo. Si
tratta di un cambiamento importante, che dovrebbe portarci al
punto di non ritorno: la prossima Commissione dovrebbe essere
una Commissione per l'allargamento e accogliere nuovi membri
alla fine del suo mandato perché è inevitabile e
imprescindibile". Lo ha detto il commissario europeo
all'Allargamento, Oliver Varhelyi, aprendo i lavori del forum
annuale 'Eu meets the Balkans' in corso a Sofia. Durante il
mandato della Commissione guidata da Ursula von der Leyen,
Albania e Macedonia del Nord hanno avviato i negoziati di
adesione all'Ue dopo anni di attesa, per Bosnia-Erzegovina,
Moldavia e Ucraina c'è il via libera a farlo, alla Georgia è
stato concesso lo status di candidato, mentre il Kosovo ha fatto
richiesta di adesione. Prosegue a rilento il percorso degli
altri candidati, Serbia e Montenegro, mentre i negoziati con la
Turchia sono in stallo da tempo.
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