Migliorare la qualità
organizzativa e di servizio degli operatori della formazione
professionale dei Paesi terzi non associati al programma
Erasmus: è l'obiettivo della missione di capacity building della
quale è capofila lo Ial Fvg nell'ambito del progetto Erasmus+
Vet Web (Valorizzare esperienze per la formazione nei Balcani
Occidentali), iniziativa finanziata dall'Ue con un budget di
350mila euro.
Dopo una prima fase esplorativa a settembre in Montenegro e
Albania con un team di 9 esperti italiani, belgi e spagnoli, dal
4 giugno a oggi una delegazione di docenti e staff albanesi e
montenegrini è in visita allo Ial Fvg. La delegazione ha
visitato la sede di Pordenone per approfondire la conoscenza dei
percorsi Maker e Iot, mentre a Trieste l'incontro ha avuto come
focus la formazione e l'inserimento lavorativo.
"Per noi è stata l'occasione per far toccare con mano ai
colleghi albanesi e montenegrini, verso i quali stiamo facendo
un'azione di supporto in termini di competenze organizzative, il
modo in cui Ial Fvg si occupa dell'inserimento lavorativo delle
persone in un contesto regionale ed europeo", ha spiegato
Marianna Muin, responsabile dei progetti internazionali Ial Fvg
e project manager di Vet-Web. La delegazione si poi è trasferita
nella sede di Muggia, dove è stata accolta dal presidente dello
Ial Fvg, Luciano Bordin, e dal direttore generale Gabriele De
Simone: "Il nostro coinvolgimento nel progetto con il ruolo di
capofila - ha detto Bordin - è parte integrante dell'impegno di
Ial Fvg per la promozione e lo sviluppo della formazione
professionale a livello internazionale. Guardiamo con fiducia
alla prospettiva di un'Unione sempre più inclusiva e allargata
verso i Balcani". A ottobre l'esperienza si ripeterà a
Barcellona.
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