Il ritorno all'innovazione,
un'ambiziosa politica climatica e il rafforzamento della
capacità di difesa contro possibili aggressioni: l'integrazione
di queste tre grandi politiche rappresentano la sfida di fronte
alla quale si trova oggi l'Europa. A sostenerlo è l'ex premier
polacco, Mateusz Morawiecki, nel corso del dibattito sul tema de
"Il New Deal economico in Europa", al 33/o Forum economico di
Karpacz (Polonia).
Secondo Morawiecki siamo di fronte a crescenti tensioni sulla
scena internazionale e al tentativo di ristrutturazione delle
catene di approvvigionamento, con l'obiettivo, per l'Europa, di
diventare indipendente, abbandonando l'attuale ruolo centrale
della Cina. "La Polonia - ha spiegato - potrebbe essere un
beneficiario di tale processo, presupponendo il consolidamento
dei paesi occidentali e, più in generale, del mondo libero".
Per l'ex premier l'aumento della spesa per la difesa
consentirebbe all'Europa di difendersi da una possibile
aggressione russa: per farlo occorrerebbe lo stanziamento di
almeno il 3% del Pil da parte dei paesi della Nato, in modo di
"essere in grado , tra 5-10 anni, di difenderci senza gli Stati
Uniti".
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