Ripensare il prossimo settennato
attraverso i contributi di esperti, accademia, policymakers,
amministratori, politica e società civile: è questo l'intento
del nuovo magazine 'Europa 2028', presentato dal presidente del
Centro Studi 'La Parabola', Francesco Tufarelli, e dal
responsabile dell'Osservatorio UE del Centro Studi
Internazionali (CSI) e ricercatore della London School of
Economics, Emanuele Errichiello, nel corso del 33/o Forum
Economico di Karpacz.
Dopo il successo di 'Semestre Europeo' - la precedente
rivista a cadenza semestrale del Centro Studi 'La Parabola', che
ha commentato e contribuito al dibattito degli ultimi due
settennati - 'Europa 2028' si propone di ripercorrere la stessa
via, riallestendo uno spazio di riflessione e dibattito con fini
"divulgativi e propositivi", ed aprendosi a tutti i cittadini
europei.
La rivista fa dell'eterogeneità dei suoi contributori -
professionale, biografica, linguistica - il suo punto di forza,
e tenta di essere uno spazio dove diversi approcci possano
dialogare, offrendo contributi legati alla valutazione delle
politiche pubbliche; commentando i dossier più rilevanti;
contribuendo al dibattito sulle riforme.
"Il fine - spiegano Tufarelli ed Errichiello - è quello di
arrivare alla presidenza italiana del Consiglio dell'Unione
Europea del 2028 forti di una discussione strutturata, con delle
idee chiare sul come affrontare le sfide europee, regionali ed
internazionali nel nuovo settennato (e oltre)".
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