Si terrà il 7 settembre prossimo
il Gay Pride di Belgrado, con un corteo che chiuderà una
settimana dedicata a eventi e iniziative dirette a
sensibilizzare l'opinione pubblica sui diritti ancora negati
alla popolazione Lgbti+ in Serbia. Nel darne oggi notizia, gli
organizzatori hanno sottolineato che gay e omosessuali sono
ancora vittime in Serbia di violenze e discriminazioni. Tra le
richieste alle autorità figurano in primo luogo la legge sulle
unioni fra persone dello stesso sesso, quella sull'uguaglianza
di diritti e trattamento, misure punitive per i linguaggi di
odio e intolleranza nei confronti degli omosessuali, corsi di
educazione sessuale nelle scuole.
Nei giorni precedenti il Gay Pride saranno organizzati
dibattiti conferenze, mostre, concerti, rassegne di film e altre
iniziative aperte al pubblico. Dopo le prime edizioni del Gay
Pride, caratterizzate a Belgrado da incidenti e scontri con la
polizia ad opera di gruppi ultranazionalisti omofobi, con il
conseguente divieto del corteo rimasto in vigore per un paio di
edizioni, negli ultimi anni la manifestazione si è tenuta
regolarmente senza particolari tensioni, sempre tuttavia con il
presidio di un massiccio schieramento di forze di polizia. In
Serbia e nel resto dei Balcani gli omosessuali hanno ancora vita
dura, visti con sospetto e sottoposti a forti discriminazioni da
parte di società dominate ancora da visioni conservatrici,
maschiliste e patriarcali.
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