Sale ancora la tensione tra
Kosovo e Serbia. La polizia kosovara ha messo i sigilli a nove
uffici postali gestiti da Posta Srbije (Poste serbe) nel nord
del Kosovo in un blitz volto a mettere fuori legge le
istituzioni sostenute da Belgrado nell'area a maggioranza serba
e a porre fine all'uso del dinaro serbo per i pagamenti.
L'azione ha suscitato una ferma presa di posizione da parte di
Bruxelles.
Si tratta di "un provvedimento unilaterale e non coordinato,
che viola gli accordi raggiunti nell'ambito del dialogo" tra
Pristina e Belgrado "facilitato dall'Ue", scrive in una nota il
Servizio d'azione esterna dell'Unione europea, invitando il
governo del Kosovo guidato da Albin Kurti "a riconsiderare la
propria decisione e a trovare una soluzione negoziata a questa
questione nel quadro" dello stesso dialogo facilitato.
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