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Serbia, il 20% delle scuole non riprende le lezioni

Serbia, il 20% delle scuole non riprende le lezioni

Insegnanti con le proteste opposizioni. Governo ordina ispezioni

BELGRADO, 20 gennaio 2025, 18:52

Redazione ANSA

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Alla ripresa oggi dell'anno scolastico in Serbia dopo la pausa delle vacanze invernali, le lezioni si sono tenute regolarmente in più dell'80% delle scuole primarie e secondarie. A darne notizia è stato il premier Milos Vucevic, che ha messo in guardia gli insegnanti e i dirigenti scolastici intenzionati a proseguire la protesta politica, in appoggio al movimento degli studenti universitari che da settimane bloccano numerose facoltà e manifestano pressocchè quotidianemente a Belgrado e in altre città del Paese. Parlando al termine di un incontro con la ministra dell'istruzione pubblica Slavica Djukic Dejanovic, il premier ha detto che da domani scatterà una ispezione generale nelle scuole che, contro la legge, attuano una sospensione delle lezioni e della regolare attività didattica. E' inammissibile, ha osservato Vucevic, che nelle scuole si faccia politica, privando i ragazzi dell'insegnamento al quale hanno diritto e che è per loro di enorme importanza. "C'è il parlamento, ci sono le piazze, ci sono i media, è là che si parla di politica. Ma i ragazzi vanno difesi dalla politica quotidiana e dalle varie dispute fra le forze politiche", ha affermato il premier che ha fatto appello in questo senso anche ai genitori. Nei giorni scorsi, durante la pausa nelle lezioni, il governo ha concordato con i sindacati di categoria aumenti salariali in due tranche per il personale della scuola, ma parte del corpo insegnante si è mostrato insoddisfatto, inducendo le autorità a ritenere che la loro sia una protesta squisitamente politica, in appoggio alle opposizioni che mirano alla rimozione dell'attuale dirigenza accusata di scarsa democrazia, controllo dei media e mancati successi contro la corruzione.
   

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